.........AMARCORD
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RIFIUTO
Affamato sognò talmente forte
che riempì il frigorifero
e nel leccarsi le labbra
lo vide ingrassato
Lo aprì e col tepore dello sguardo
schiusero le uova tra insalate
e i pulcini lo chiamarono per nome
Col rumore di una trappola
elusa da un topo voltò pagina
allargò le braccia al vecchio amore
che lo aveva respinto mille volte
ma l’angelo custode sorridente
s’interpose all’abbraccio
Al terzo tempo della mente
si ritrovò a sciare sulle nuvole
sotto le stelle che poteva toccare
e ognuna parve moneta d’oro
per comprare il mondo
che lo aveva rifiutato
Al traguardo incontro Dio
gli disse prendi tutto
tranne la donna rapita dall’angelo
allora lui rispose senza di lei
nulla ha senso,fammi solo volare
nell’infinito in eterna beatitudine
Un colpo di tosse e aprì gli occhi
vide il medico oscuro in volto
capì che il sogno rifiutava il corpo
---------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
che riempì il frigorifero
e nel leccarsi le labbra
lo vide ingrassato
Lo aprì e col tepore dello sguardo
schiusero le uova tra insalate
e i pulcini lo chiamarono per nome
Col rumore di una trappola
elusa da un topo voltò pagina
allargò le braccia al vecchio amore
che lo aveva respinto mille volte
ma l’angelo custode sorridente
s’interpose all’abbraccio
Al terzo tempo della mente
si ritrovò a sciare sulle nuvole
sotto le stelle che poteva toccare
e ognuna parve moneta d’oro
per comprare il mondo
che lo aveva rifiutato
Al traguardo incontro Dio
gli disse prendi tutto
tranne la donna rapita dall’angelo
allora lui rispose senza di lei
nulla ha senso,fammi solo volare
nell’infinito in eterna beatitudine
Un colpo di tosse e aprì gli occhi
vide il medico oscuro in volto
capì che il sogno rifiutava il corpo
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
MONTAGNE
Rigagnoli essiccati
in facce color creta
spaccata da intemperie,
anziani,calendari
segnano il precario
nel vortice di nuvole
bambagia nel letto
del cielo insonne
Umori domati su fulcro
di millenni e incertezze
plagiano anime incorruttibili
pronte ad assorbire
atmosfere d'orizzonti
vicini e lontanissimi
a cime di monti
svettanti all'infinito azzurro
e stretti a cappio
da vortici di nebbie
in anelli di sereno
che appaiono e scompaiono
in angusti sogni
oliati da sudore
asciugati da sete rovente
Neve,pioggia,luce,buio
s'alternano in attimi
sorteggiati da paure e sorrisi
incorniciati nel volubile
Alto un dito
prova a scrivere
sulla lavagna di Dio
desideri riempiti
da silenzi ove ruota
la giostra dei pensieri
che illusoria insegue
l'anima assorbita
dal mistero
---------------------------
Da:Destini E Presagi
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in facce color creta
spaccata da intemperie,
anziani,calendari
segnano il precario
nel vortice di nuvole
bambagia nel letto
del cielo insonne
Umori domati su fulcro
di millenni e incertezze
plagiano anime incorruttibili
pronte ad assorbire
atmosfere d'orizzonti
vicini e lontanissimi
a cime di monti
svettanti all'infinito azzurro
e stretti a cappio
da vortici di nebbie
in anelli di sereno
che appaiono e scompaiono
in angusti sogni
oliati da sudore
asciugati da sete rovente
Neve,pioggia,luce,buio
s'alternano in attimi
sorteggiati da paure e sorrisi
incorniciati nel volubile
Alto un dito
prova a scrivere
sulla lavagna di Dio
desideri riempiti
da silenzi ove ruota
la giostra dei pensieri
che illusoria insegue
l'anima assorbita
dal mistero
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
FILOSOFANDO
Le rondini hanno due mondi
e nel cielo corrono veloci
per non riflettere su una nostalgia
che non ha senso
forse su un destino di morire a metà strada,
l'anarchia che solo il cielo garantisce,non serve,
guardate le loro traiettorie,come a voler lasciare
un' impronta per la paura di non ritorno
disse il Professor Puleggia al suo amico Filosofo Sinarca
e questi...la gioia nasce in ogni anima
in un confronto tra il bene e il male
e dura più a lungo per chi ha memoria del dolore
è come la libertà la si sente quando ha sconfitto
le catene intervenne il Sindacalista Carrucola
--Il discorso prese piede e dal tavolo vicino
l'Assessore Coperchio annuì,si aggiustò gli occhiali
e incominciò a parlare
..l'ho sempre detto che il Socialismo è un'arma
a doppio taglio,alla base di tutto c'è una pianificazione
che è pur vero che tende all'uguaglianza
ma in particolar modo gli essere umani
hanno bisogno del confronto e misurarsi
nel vedere che in basso c'è chi sta peggio
--Condivido disse il Segretario Poltiglia
c'è gente che non ha problemi e si spara per noia,
prendiamo ad esempio le donne intervenne
l'Architetto Pertica,se non ci fosse la seduzione
che poi è un dubbio,un affanno
per arrivare,un traguardo che si sposta
e ci fa accanire,porta in alto il desiderio,
l'atto sessuale sarebbe un lavoro da cui fuggire
--Il discorso si fa lungo sentenziò il Poeta Vracchiglia
tutto è già scritto nella natura
l'albero è immobile ma l'autunno lo spoglia
senza pietà lo separa dai fiori,dalle foglie,
le stagioni scandiscono morte e rinascita
gioie e dolori,perciò la perfezione non esiste,
la perfezione è il nulla e quando l'uomo raggiunge
quella linea retta senza insidie...
sente il bisogno di uccidersi...
------------------------------------------------------------
Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
www.santhers.com
e nel cielo corrono veloci
per non riflettere su una nostalgia
che non ha senso
forse su un destino di morire a metà strada,
l'anarchia che solo il cielo garantisce,non serve,
guardate le loro traiettorie,come a voler lasciare
un' impronta per la paura di non ritorno
disse il Professor Puleggia al suo amico Filosofo Sinarca
e questi...la gioia nasce in ogni anima
in un confronto tra il bene e il male
e dura più a lungo per chi ha memoria del dolore
è come la libertà la si sente quando ha sconfitto
le catene intervenne il Sindacalista Carrucola
--Il discorso prese piede e dal tavolo vicino
l'Assessore Coperchio annuì,si aggiustò gli occhiali
e incominciò a parlare
..l'ho sempre detto che il Socialismo è un'arma
a doppio taglio,alla base di tutto c'è una pianificazione
che è pur vero che tende all'uguaglianza
ma in particolar modo gli essere umani
hanno bisogno del confronto e misurarsi
nel vedere che in basso c'è chi sta peggio
--Condivido disse il Segretario Poltiglia
c'è gente che non ha problemi e si spara per noia,
prendiamo ad esempio le donne intervenne
l'Architetto Pertica,se non ci fosse la seduzione
che poi è un dubbio,un affanno
per arrivare,un traguardo che si sposta
e ci fa accanire,porta in alto il desiderio,
l'atto sessuale sarebbe un lavoro da cui fuggire
--Il discorso si fa lungo sentenziò il Poeta Vracchiglia
tutto è già scritto nella natura
l'albero è immobile ma l'autunno lo spoglia
senza pietà lo separa dai fiori,dalle foglie,
le stagioni scandiscono morte e rinascita
gioie e dolori,perciò la perfezione non esiste,
la perfezione è il nulla e quando l'uomo raggiunge
quella linea retta senza insidie...
sente il bisogno di uccidersi...
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Da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
EPITAFFIO A UN ASSENTEISTA
In pietà estorta dallo squallore
appena quattro gatti claudicanti
al desolante funerale
eppure il libro delle firme della Chiesa
era zeppo di nomi
dei tantissimi compagni
di innumerevoli assenteismi
dall’Unità Sanitaria Locale
-come al solito uno aveva firmato
scrupolosamente per tutti
-All’omelia il prete dopo
l’amen a chiusura sussurrò
…solo la morte è riuscita
a scovarlo dall’imboscamento
-Questo epitaffio su lapide
generosamente donato
da un disoccupato
-------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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appena quattro gatti claudicanti
al desolante funerale
eppure il libro delle firme della Chiesa
era zeppo di nomi
dei tantissimi compagni
di innumerevoli assenteismi
dall’Unità Sanitaria Locale
-come al solito uno aveva firmato
scrupolosamente per tutti
-All’omelia il prete dopo
l’amen a chiusura sussurrò
…solo la morte è riuscita
a scovarlo dall’imboscamento
-Questo epitaffio su lapide
generosamente donato
da un disoccupato
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Da:Poesie Cialtrone
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
VADO A TROVARLI
I miei morti
vissero tutti aggrappati
a una vita di stenti
In un unico cimitero
sono sepolti
un pò sparsi, a piani diversi
con ombre e luci diverse
Ogni tanto come in vita
vado a trovarli
e ho l'impressione
che tra loro non si siano
mai più ritrovati
Lo vedo dai loro ritratti
che non hanno mai perso
il dolore
Lo vedo dai fiori che tremano
nell'esser lasciati da soli
alla guardia di corpi
che....tremano...tremano..
.tremano...tremano
A volte
un fischio d'inganno
nel vento...respiri
e ...dormono...dormono...
..dormono..
-------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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vissero tutti aggrappati
a una vita di stenti
In un unico cimitero
sono sepolti
un pò sparsi, a piani diversi
con ombre e luci diverse
Ogni tanto come in vita
vado a trovarli
e ho l'impressione
che tra loro non si siano
mai più ritrovati
Lo vedo dai loro ritratti
che non hanno mai perso
il dolore
Lo vedo dai fiori che tremano
nell'esser lasciati da soli
alla guardia di corpi
che....tremano...tremano..
.tremano...tremano
A volte
un fischio d'inganno
nel vento...respiri
e ...dormono...dormono...
..dormono..
-------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
RICORDI AGRESTI
Le vacche, ruminanti ruotavano sull’aia
la pesante pietra per trebbiare il grano,
roventi al sole i chicchi sembravano
voler resistere nelle dorate spighe
Infiniti giri sminuzzavano la paglia
lettiera e pasto d’inverno
quando neve e fame si sposavano
Poi a proteggersi dalla polvere
uomini incappucciati,
con forconi lanciavano in aria il tutto
sperando il vento ammucchiasse lontano il triturato
mentre pesante il grano s’accumulasse ai piedi
ma spesso nessun alito di vento
e tutto ricadeva piombo a terra
tra lo sconforto di sforzi inutili
allora si ruotavano al cielo gli occhi
torvi tra sfida imploro e speranza
Immobili gli alberi col fogliame imbalsamato
dormivano nella calura sorridente ai miraggi
e quando scossi da un uccello al posarsi sui rami
che al vibrare davano illusione di qualche brezza
Verso il tramonto come per magia
c’era sempre qualche soffio in premio
forse generato dal saluto tra giorno e notte
e allora si sentiva la pioggia dei chicchi
separati da svolazzanti pagliuzze
bandiere di resa alle fatiche
-------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.sanhters.com
la pesante pietra per trebbiare il grano,
roventi al sole i chicchi sembravano
voler resistere nelle dorate spighe
Infiniti giri sminuzzavano la paglia
lettiera e pasto d’inverno
quando neve e fame si sposavano
Poi a proteggersi dalla polvere
uomini incappucciati,
con forconi lanciavano in aria il tutto
sperando il vento ammucchiasse lontano il triturato
mentre pesante il grano s’accumulasse ai piedi
ma spesso nessun alito di vento
e tutto ricadeva piombo a terra
tra lo sconforto di sforzi inutili
allora si ruotavano al cielo gli occhi
torvi tra sfida imploro e speranza
Immobili gli alberi col fogliame imbalsamato
dormivano nella calura sorridente ai miraggi
e quando scossi da un uccello al posarsi sui rami
che al vibrare davano illusione di qualche brezza
Verso il tramonto come per magia
c’era sempre qualche soffio in premio
forse generato dal saluto tra giorno e notte
e allora si sentiva la pioggia dei chicchi
separati da svolazzanti pagliuzze
bandiere di resa alle fatiche
-------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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EPITAFFIO ALL'AMANTE
Se non ci fossero stati
tuo marito e mia moglie
a renderci proibito
questo nostro amore
non ci saremmo mai amati
così intensamente a lungo
-Mai avrei immaginato
che per rendere felici
due volpi come noi
(fucili permettendo)
ci sarebbero voluti due cervi
-Ogni sera a letto con mia moglie
faccio sempre il tuo nome
mentre lei per sostituirti
fa quello di tuo marito
-Oh! per Bacco!
i conti non tornano
vuoi vedere che a turno
siamo stati quattro volpi
e quattro cervi?
- A confermare questo dubbio
il fatto che al mio passare
nel cortile le galline ridono
e nell’orto l’insalata trema
--------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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tuo marito e mia moglie
a renderci proibito
questo nostro amore
non ci saremmo mai amati
così intensamente a lungo
-Mai avrei immaginato
che per rendere felici
due volpi come noi
(fucili permettendo)
ci sarebbero voluti due cervi
-Ogni sera a letto con mia moglie
faccio sempre il tuo nome
mentre lei per sostituirti
fa quello di tuo marito
-Oh! per Bacco!
i conti non tornano
vuoi vedere che a turno
siamo stati quattro volpi
e quattro cervi?
- A confermare questo dubbio
il fatto che al mio passare
nel cortile le galline ridono
e nell’orto l’insalata trema
--------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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GIORNI D'INVERNO
Cielo e terra tutt'uno
incollati dalla nebbia
bagnata da pioggia sottile
benedizione volatizzata
da sbuffi impazienti
Nell'invisibile i cani scambiano
per nemico alle spalle la coda
e si girano per azzannarla
Alberi,tentano recinti
a indizi e possesso
con rami vene di mostri
in surplus di sangue
nero avvelenato da rancori
peso di lumi a vendette
Lamenti arresi a misteri
voci filtrate all'invisibile
miste a versi d'animali
ingegneri di traiettorie
verso fughe,agguati,pace
Tra addii e incontri
di stomaci vuoti
fiocchi a farfalle
a cancellare tracce di passi
di sangue e voli implumi
Lucciole nel limbo
automobili claudicanti
verso pensieri immobili
all'aeroporto della mente
per andare oltre
anime inquiete
-------------------------
Da:Destini E Presagi
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incollati dalla nebbia
bagnata da pioggia sottile
benedizione volatizzata
da sbuffi impazienti
Nell'invisibile i cani scambiano
per nemico alle spalle la coda
e si girano per azzannarla
Alberi,tentano recinti
a indizi e possesso
con rami vene di mostri
in surplus di sangue
nero avvelenato da rancori
peso di lumi a vendette
Lamenti arresi a misteri
voci filtrate all'invisibile
miste a versi d'animali
ingegneri di traiettorie
verso fughe,agguati,pace
Tra addii e incontri
di stomaci vuoti
fiocchi a farfalle
a cancellare tracce di passi
di sangue e voli implumi
Lucciole nel limbo
automobili claudicanti
verso pensieri immobili
all'aeroporto della mente
per andare oltre
anime inquiete
-------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
MMXIII
Si spera che ogni giorno
sia quello della befana
e tutti nei centri commerciali
a svelar doni impacchettati
dalla lingua di notte
e va bene a punizione
anche solo carbone
a dar tepore a speranze
ma c’è sempre qualcuno
che di notte ruba all’attesa
la calza
Ci vuole coraggio
sia per vivere che morire
in egual dolore la scelta
e nella primavera indotta nel cuore
s’impollinano con pensieri a farfalla
rami di retorica secca
ove folle la mente ci vede fiori
preludio a leccornie di frutti
Macigni del tempo
sigilli a sepolcri
mai domi alla croce
scheletro d’ali librate
-----------------------------
Da:Destini E Presagi
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sia quello della befana
e tutti nei centri commerciali
a svelar doni impacchettati
dalla lingua di notte
e va bene a punizione
anche solo carbone
a dar tepore a speranze
ma c’è sempre qualcuno
che di notte ruba all’attesa
la calza
Ci vuole coraggio
sia per vivere che morire
in egual dolore la scelta
e nella primavera indotta nel cuore
s’impollinano con pensieri a farfalla
rami di retorica secca
ove folle la mente ci vede fiori
preludio a leccornie di frutti
Macigni del tempo
sigilli a sepolcri
mai domi alla croce
scheletro d’ali librate
-----------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
MANOVALI D'INVERNO
Temperatura sotto zero
in un mondo di vetro e farina
ove i fiati cocci di vetro rotto
taglienti sulle scarpe
Orsi di pezza gli operai
s’aggirano per i cantieri
e i ferri del mestiere
gelidi scottano le mani
L’orologio,un granchio
trascina indietro le ore
per impiccarle al freddo
accusate d’aver ucciso
ricordi d’ogni tepore di casa
Il disco ruotante d’un flex
smussa una trave
fabbrica stelle in miniatura
nel cielo di un uovo d’aria
espulso dal nido del mondo
Traguardo la sera
sembra sfuggire al podio d’ossa
e variabile si sposta più in là
alla luce stanca ai lamenti
Sporchi,col cuore vitreo
masticando il domani
già ombra al risveglio
s’avviano all’ormai tana
sperando s’umanizzi
a pargolo sorriso in attesa
al loro varcar di soglia
------------------------------
Da:Destini E Presagi
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in un mondo di vetro e farina
ove i fiati cocci di vetro rotto
taglienti sulle scarpe
Orsi di pezza gli operai
s’aggirano per i cantieri
e i ferri del mestiere
gelidi scottano le mani
L’orologio,un granchio
trascina indietro le ore
per impiccarle al freddo
accusate d’aver ucciso
ricordi d’ogni tepore di casa
Il disco ruotante d’un flex
smussa una trave
fabbrica stelle in miniatura
nel cielo di un uovo d’aria
espulso dal nido del mondo
Traguardo la sera
sembra sfuggire al podio d’ossa
e variabile si sposta più in là
alla luce stanca ai lamenti
Sporchi,col cuore vitreo
masticando il domani
già ombra al risveglio
s’avviano all’ormai tana
sperando s’umanizzi
a pargolo sorriso in attesa
al loro varcar di soglia
------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
I MATTI
Se i matti,tutti
fossero un pizzico
meno sinceri,
con un minimo di malizia
e anteponessero
seppur per tempi brevi
in scritto,le follie
al linguaggio verbale,
le sdoganerebbero
a vita con la patente
...da POETI
e nessuno mai
sognerebbe
di reclamare per loro
i manicomi
--parola mia
che non sono stato
mai internato
in quei luoghi orrendi
--------------------------------------
Da:Pietre e Utopie
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fossero un pizzico
meno sinceri,
con un minimo di malizia
e anteponessero
seppur per tempi brevi
in scritto,le follie
al linguaggio verbale,
le sdoganerebbero
a vita con la patente
...da POETI
e nessuno mai
sognerebbe
di reclamare per loro
i manicomi
--parola mia
che non sono stato
mai internato
in quei luoghi orrendi
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Da:Pietre e Utopie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
L'ARROTINO
In date d’albe germogliate
in lunatici pensieri
adescati da duro pane
e tramonti caduti addosso
in calendario casuale
gira a serpenti paesi
staziona in piazze
oasi di novità
dopo aver urlato
al rosario dei vicoli
-Gronda sudore
gobbo pedalando
concentrato
orfano d’orecchie
disertrici a carpire
elogi e reclami
fruscii e tintinnii
termometri a compenso,
ruota la mola
accarezza ruvida
eccentriche lame
fabbrica scintille
stelle per bimbi
oro consumato
agli adulti
con occhi ingordi
a cerchio tutt’intorno
fila forfetaria,
salotto di strada
per ozio e riposo
specchiarsi sull’acciaio
fendente al tempo
e bisturi in cucina
-------------------------------
Da:Soste Precarie
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in lunatici pensieri
adescati da duro pane
e tramonti caduti addosso
in calendario casuale
gira a serpenti paesi
staziona in piazze
oasi di novità
dopo aver urlato
al rosario dei vicoli
-Gronda sudore
gobbo pedalando
concentrato
orfano d’orecchie
disertrici a carpire
elogi e reclami
fruscii e tintinnii
termometri a compenso,
ruota la mola
accarezza ruvida
eccentriche lame
fabbrica scintille
stelle per bimbi
oro consumato
agli adulti
con occhi ingordi
a cerchio tutt’intorno
fila forfetaria,
salotto di strada
per ozio e riposo
specchiarsi sull’acciaio
fendente al tempo
e bisturi in cucina
-------------------------------
Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
FUORILUOGO
Io,una barca nel bosco
tu,la mia vela
zavorrata ai fondali del mare
-L'amore,nascosto
tra sbuffi in pena dei morti
è nel vento
conosce la rotta
per evitare i lamenti
di due solitudini in odio
mai partite,
fuori a ogni sogno
d'approdo
a una riva di pace
------------------------
Da:Pensieri Alternativi
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tu,la mia vela
zavorrata ai fondali del mare
-L'amore,nascosto
tra sbuffi in pena dei morti
è nel vento
conosce la rotta
per evitare i lamenti
di due solitudini in odio
mai partite,
fuori a ogni sogno
d'approdo
a una riva di pace
------------------------
Da:Pensieri Alternativi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
DISINCANTO
Nella pausa
di una nuvola
una stella
affettò la notte
tracciò un sentiero
interruppe i tentacoli
del dolore
coperto dal miagolio
dei gatti
che nell'amore
si salutavano
per gli agi
della solitudine
Puntai una luce
e un camino
che nello sparo dei fumi
alleggeriva le abitudini
di apatiche convivenze
lo capii dai vortici
sospinti dai respiri di noia
distanti dall'anima
di lì a poco pronta
a congelarsi per l'inverno
Quando entrai
vidi la donna
che un tempo tra smancerie
chiamai...amore....
non rendersi conto
che tornavo dal buio
a cui avevo ceduto
qualche follia
Con la testa
fece un assenso
nel silenzio
e tra i piedi rotolò
l'abbraccio di due vite
col futuro
nel ricordo di ieri
----------------------
Da: Soste Precarie
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di una nuvola
una stella
affettò la notte
tracciò un sentiero
interruppe i tentacoli
del dolore
coperto dal miagolio
dei gatti
che nell'amore
si salutavano
per gli agi
della solitudine
Puntai una luce
e un camino
che nello sparo dei fumi
alleggeriva le abitudini
di apatiche convivenze
lo capii dai vortici
sospinti dai respiri di noia
distanti dall'anima
di lì a poco pronta
a congelarsi per l'inverno
Quando entrai
vidi la donna
che un tempo tra smancerie
chiamai...amore....
non rendersi conto
che tornavo dal buio
a cui avevo ceduto
qualche follia
Con la testa
fece un assenso
nel silenzio
e tra i piedi rotolò
l'abbraccio di due vite
col futuro
nel ricordo di ieri
----------------------
Da: Soste Precarie
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POESIA AGRICOLA
Amore,azzardo a chiamarti tale
così questi miei pensieri per te,euforici
rincorrono agnellini scapricciati,baldanzosi
che fanno capitomboli nel prato
pieno di margherite bianche come fagioli
di buon raccolto stesi su un verde telo
mentre il mio cuore quando ti vede passare
diventa una motozappa scarburata,ingolfata
e pagliuzze di fieno grattate dai rovi
alla soma di un asino testardo le mie vene
-Ti scrivo da questa campagna desolata
mi dicono piena di suoni,di colori ma io vedo
solo i neri solchi d'aratro del destino
binari morti che non portano a niente,
il solo viaggio di se stessi è aspettare lo sgretolar di zappa
nell'eterno posto per l'eterno sfruttamento intensivo
-Povero me sono un vecchio trattore sgommato
abbandonato sotto a un pagliaio fradicio
sloggiato anche dai topi e ormai arreso alle intemperie
che dalle fessure sorridono all'avida ruggine
mentre un tempo in meccanica sfumacchiante
rombante con orgoglio in bella mostra
sulle aie teatri di brindisi e canti
-Anche papere e galline si divertono
a sciogliermi col becco i lacci delle scarpe
nei rari momenti di pace,seduto,assopito sotto al pergolato
e le pecore mi annusano il cappello
per farlo poi cadere sugli occhi a voler dire
..dormi rassegnati e non pensare a niente
-Spero leggerai questa poesia agricola
purtroppo l'ispirazione con tutti gli sforzi non va oltre
anche se sopra ho avuto un guizzo di genio
come un certo Leo-Pardo,famoso poeta continentale
eppur lui sapeva scrivere e a nulla valse
con struggenti versi non incantò l'amata
ma ognuno si arrangia e spera a modo proprio
me lo fa intendere anche il cane che non
sa leggere ma ha capito che ci ho messo l'anima
nell'inchiostro e per questa sua solidarietà
invece di dargli due uova l'ho premiato
con un intera frittata con salsicce,
deludenti sono stati alcuni animali della stalla
solo in pretesa di cibo e ozio dai quali mi aspettavo
solidarietà,almeno sull'asino contavo
mentre in ragli non usuali sembra gioir
al mio tormento per te,capisco il maiale
-Illustrissima mia amata Teresina
come faccio a scordare i tuoi occhi gialli
come lo zolfo della vigna,i tuoi capelli
color grano a carciofo sulla fronte,le labbra
rosso pomodoro e al sorriso si fanno arancio carota
dando luce a denti bianchi come farina,
la pelle più liscia d'una anguria,
-Aspetterò con ansia il postino,ogni giorno
per eventuale tua miracolosa risposta
al punto che ogni cosa viva all'orizzonte
la scambierò per il suo tre ruote in arrivo scoppiettante
-Con stima e amore sconfinato,
sconfinato non mi riferisco al varco di terreni
e a tutte le liti contadini con avvocati
ma al mio sentire senza limiti
..sincero come il vino
..tuo devoto..Rizieri Sceppalupini fu Arcibaldo
detto Baldo,per i bambini zi Baldo,per le persone
importanti Don Baldo
--------------------------------------------------------
Da:Pensieri Alternativi
www.santhers.com
così questi miei pensieri per te,euforici
rincorrono agnellini scapricciati,baldanzosi
che fanno capitomboli nel prato
pieno di margherite bianche come fagioli
di buon raccolto stesi su un verde telo
mentre il mio cuore quando ti vede passare
diventa una motozappa scarburata,ingolfata
e pagliuzze di fieno grattate dai rovi
alla soma di un asino testardo le mie vene
-Ti scrivo da questa campagna desolata
mi dicono piena di suoni,di colori ma io vedo
solo i neri solchi d'aratro del destino
binari morti che non portano a niente,
il solo viaggio di se stessi è aspettare lo sgretolar di zappa
nell'eterno posto per l'eterno sfruttamento intensivo
-Povero me sono un vecchio trattore sgommato
abbandonato sotto a un pagliaio fradicio
sloggiato anche dai topi e ormai arreso alle intemperie
che dalle fessure sorridono all'avida ruggine
mentre un tempo in meccanica sfumacchiante
rombante con orgoglio in bella mostra
sulle aie teatri di brindisi e canti
-Anche papere e galline si divertono
a sciogliermi col becco i lacci delle scarpe
nei rari momenti di pace,seduto,assopito sotto al pergolato
e le pecore mi annusano il cappello
per farlo poi cadere sugli occhi a voler dire
..dormi rassegnati e non pensare a niente
-Spero leggerai questa poesia agricola
purtroppo l'ispirazione con tutti gli sforzi non va oltre
anche se sopra ho avuto un guizzo di genio
come un certo Leo-Pardo,famoso poeta continentale
eppur lui sapeva scrivere e a nulla valse
con struggenti versi non incantò l'amata
ma ognuno si arrangia e spera a modo proprio
me lo fa intendere anche il cane che non
sa leggere ma ha capito che ci ho messo l'anima
nell'inchiostro e per questa sua solidarietà
invece di dargli due uova l'ho premiato
con un intera frittata con salsicce,
deludenti sono stati alcuni animali della stalla
solo in pretesa di cibo e ozio dai quali mi aspettavo
solidarietà,almeno sull'asino contavo
mentre in ragli non usuali sembra gioir
al mio tormento per te,capisco il maiale
-Illustrissima mia amata Teresina
come faccio a scordare i tuoi occhi gialli
come lo zolfo della vigna,i tuoi capelli
color grano a carciofo sulla fronte,le labbra
rosso pomodoro e al sorriso si fanno arancio carota
dando luce a denti bianchi come farina,
la pelle più liscia d'una anguria,
-Aspetterò con ansia il postino,ogni giorno
per eventuale tua miracolosa risposta
al punto che ogni cosa viva all'orizzonte
la scambierò per il suo tre ruote in arrivo scoppiettante
-Con stima e amore sconfinato,
sconfinato non mi riferisco al varco di terreni
e a tutte le liti contadini con avvocati
ma al mio sentire senza limiti
..sincero come il vino
..tuo devoto..Rizieri Sceppalupini fu Arcibaldo
detto Baldo,per i bambini zi Baldo,per le persone
importanti Don Baldo
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Da:Pensieri Alternativi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
VILLAGGIO
Dalla collina
porro del tempo
s'incantò lo sguardo sul villaggio
seduto in assopito eterno
e dai suoi piedi partiva serpente in muta
una stradina polverosa e bianca
macchiata di neri asini
in fatica di soma,
granelli d'ultima rimanenza di clessidra
in abbandono di conta
tanto il ritmo delle ore smosse
non serviva alle anime fuse al creato
Passamano di tal percorso
fili di telefono
trespoli d'assonnati uccelli
che di tanto in tanto s'allertavano
a un fruscio di creature deste al
cambio d'ombre su riposo
e con breve canto che carezzava la valle
segnalavano il falso evento
addolcivano il proseguo di pace
ignari che all'appiglio di zampe
scorreva ogni tanto con andirivieni
la voce metallica silenziosa di qualche sogno
Dall'alto si vedevano anche
fazzoletti variopinti di mille colori
espressioni di variegate colture
frutti al sole caldo
insaporiti da oleoso sudore
All'improvviso, litanie d'omelie
si scusavano al silenzio mistico
accompagnavano un'anima
in un confetto verde a fianco
per porla nel luogo degli inamovibili
di rispetto eterno
L'emozione fu così forte,
il cuore bussò alla gola
seppur volevo andare alla fonte
da dove schiusi gli occhi
mi sentii un animale di sfortuna
che ritorna dopo aver tradito il branco
Mi voltai ma a pochi passi
il grano giallo e maturo
solleticato da tremolio di calura
mi riportò al cuore due riccioli d'oro
sulla fronte arancione di un amore
Capii che i ricordi sono gli unici
che possono metterti sulla schiena
il fardello degli anni....e io ero già stanco
per la lunga strada e avevo
le forze appena per il ritorno
--------------------------------
Da:E!...Le Rose Piangono Al Tramonto!...
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porro del tempo
s'incantò lo sguardo sul villaggio
seduto in assopito eterno
e dai suoi piedi partiva serpente in muta
una stradina polverosa e bianca
macchiata di neri asini
in fatica di soma,
granelli d'ultima rimanenza di clessidra
in abbandono di conta
tanto il ritmo delle ore smosse
non serviva alle anime fuse al creato
Passamano di tal percorso
fili di telefono
trespoli d'assonnati uccelli
che di tanto in tanto s'allertavano
a un fruscio di creature deste al
cambio d'ombre su riposo
e con breve canto che carezzava la valle
segnalavano il falso evento
addolcivano il proseguo di pace
ignari che all'appiglio di zampe
scorreva ogni tanto con andirivieni
la voce metallica silenziosa di qualche sogno
Dall'alto si vedevano anche
fazzoletti variopinti di mille colori
espressioni di variegate colture
frutti al sole caldo
insaporiti da oleoso sudore
All'improvviso, litanie d'omelie
si scusavano al silenzio mistico
accompagnavano un'anima
in un confetto verde a fianco
per porla nel luogo degli inamovibili
di rispetto eterno
L'emozione fu così forte,
il cuore bussò alla gola
seppur volevo andare alla fonte
da dove schiusi gli occhi
mi sentii un animale di sfortuna
che ritorna dopo aver tradito il branco
Mi voltai ma a pochi passi
il grano giallo e maturo
solleticato da tremolio di calura
mi riportò al cuore due riccioli d'oro
sulla fronte arancione di un amore
Capii che i ricordi sono gli unici
che possono metterti sulla schiena
il fardello degli anni....e io ero già stanco
per la lunga strada e avevo
le forze appena per il ritorno
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
ATTRACCO
Insetti in gusci di noci
gettati a mare da corvi
e scrollati da schiene d’onde
arrivano all’attracco
Pelle rubata dalle ossa
e barba a volersi scusare
per l’aggravio al nutrirsi
mentre gli occhi ruotano
a fatica, striduli infuocati
dall’assenza di lacrime evaporate
Denti gialli di nicotina
oro a buon prezzo
a sorrisi boomerang
che pinzano labbra
già palizzate da smorfie
Ad attenderli uomini stellati
con berretti fregiati
e guanti scudo al sudicio
non sono angeli emissari
al decollo di libertà
Sollevano occhi al cielo
guardano una croce al campanile
e l’anima vola e ritorna
a posarsi sopra una mezza luna
sul minareto oppure semplicemente
su un fantoccio vigile al rito
sopra una capanna di paglia
che salutarono
-------------------------------
Da:Destini E Presagi
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gettati a mare da corvi
e scrollati da schiene d’onde
arrivano all’attracco
Pelle rubata dalle ossa
e barba a volersi scusare
per l’aggravio al nutrirsi
mentre gli occhi ruotano
a fatica, striduli infuocati
dall’assenza di lacrime evaporate
Denti gialli di nicotina
oro a buon prezzo
a sorrisi boomerang
che pinzano labbra
già palizzate da smorfie
Ad attenderli uomini stellati
con berretti fregiati
e guanti scudo al sudicio
non sono angeli emissari
al decollo di libertà
Sollevano occhi al cielo
guardano una croce al campanile
e l’anima vola e ritorna
a posarsi sopra una mezza luna
sul minareto oppure semplicemente
su un fantoccio vigile al rito
sopra una capanna di paglia
che salutarono
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
NONNA CATERINA
Avevo circa sei anni,pochi e tanti
per quel mondo bello e selvaggio
con grilli e farfalle nella testa
e le scarpe a bocca aperta senza denti
per i calci a ogni oggetto rotondo
Avevo occhi furbi in sguardi a scatti
e viso emblema di monello perso
e tutti mi davano pizzicotti sulle guance
Quando a mano si mieteva il grano
nei campi lontani dal casolare
sotto un sole che bastonava divaghi
raccoglievo rare spighe disperse
nelle stoppie,spade alle ginocchia
intarsiate da ferite secche ravvivate con saliva
ma coltivavo secondo fine
scorgere qualche nido di quaglia
Consumavo energie non tanto per movenze
ma a combattere risse furibonde di tanti sogni
e all’ora di pranzo come volpe in attesa
a resa d'allerta a calura di galline
assopite inermi all'ombra,guardavo da lontano
materializzarsi il fantasma di nonna Caterina
col cesto di viveri in testa e mani ai fianchi,
sembrava equilibrista del circo su filo contorto
lungo un viottolo,lenta s’avvicinava graziosa
ma il tempo ad un certo punto si faceva granchio
e partivo veloce per andarle incontro e aiutarla
a liberarsi dal peso e dividerlo tra l’afferro
di due maniche,certezze al sodo
Gran smania nell’ultimo tragitto
domandavo quali leccornie custodite
e lei sorridente diceva..indovina…
-------------------------------------------
Da:Ricordi Agresti
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per quel mondo bello e selvaggio
con grilli e farfalle nella testa
e le scarpe a bocca aperta senza denti
per i calci a ogni oggetto rotondo
Avevo occhi furbi in sguardi a scatti
e viso emblema di monello perso
e tutti mi davano pizzicotti sulle guance
Quando a mano si mieteva il grano
nei campi lontani dal casolare
sotto un sole che bastonava divaghi
raccoglievo rare spighe disperse
nelle stoppie,spade alle ginocchia
intarsiate da ferite secche ravvivate con saliva
ma coltivavo secondo fine
scorgere qualche nido di quaglia
Consumavo energie non tanto per movenze
ma a combattere risse furibonde di tanti sogni
e all’ora di pranzo come volpe in attesa
a resa d'allerta a calura di galline
assopite inermi all'ombra,guardavo da lontano
materializzarsi il fantasma di nonna Caterina
col cesto di viveri in testa e mani ai fianchi,
sembrava equilibrista del circo su filo contorto
lungo un viottolo,lenta s’avvicinava graziosa
ma il tempo ad un certo punto si faceva granchio
e partivo veloce per andarle incontro e aiutarla
a liberarsi dal peso e dividerlo tra l’afferro
di due maniche,certezze al sodo
Gran smania nell’ultimo tragitto
domandavo quali leccornie custodite
e lei sorridente diceva..indovina…
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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CIALTRONI
A settembre, spesso il mare
piatto non dava segni di vita
pareva terra coperta di verde rame
e spruzzi di zolfo i raggi del sole,
si ravvivava sol quando statuaria
la bionda in età che ognuno aggiusta al sogno
con raffinati calcoli atletica si tuffava
delizia per gli ultimi bagnanti,
qualche pensionato,bontemponi,
ciucaglia di sQuola,cialtroni vari
Il Candela chiamato cosi per magrezza
tra silenziosi incitamenti
di consumati gesti e ilarità generale
era solito all’ora della scena
bucare il giornale al ragionier Pertica
vecchio scapolo perso nei numeri
fingeva mal celatamente d’arrabbiarsi ma
contento gonfiava il collo come vecchio tacchino,
simulava dedito di continuare a leggere
e guercio attraverso il foro godeva delle delizie
di quell’angelo tormentatore
Inutile dire che tal mirabile visione
causava notti insonni e tra le lenzuola
era tutto un arrangiarsi in fantasie
tra sudori e tremori liberatori
visibili al mattino in facce smunte
ove occhi sembravano paurose caverne
preoccupazioni d’ingenue madri
pronte a preparare amorevoli zabaioni
e bicchieri di alcolica ferro china
mannaia allo stordimento
e non era raro sentire,questo figlio mio
studia troppo senza divagarsi
--------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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piatto non dava segni di vita
pareva terra coperta di verde rame
e spruzzi di zolfo i raggi del sole,
si ravvivava sol quando statuaria
la bionda in età che ognuno aggiusta al sogno
con raffinati calcoli atletica si tuffava
delizia per gli ultimi bagnanti,
qualche pensionato,bontemponi,
ciucaglia di sQuola,cialtroni vari
Il Candela chiamato cosi per magrezza
tra silenziosi incitamenti
di consumati gesti e ilarità generale
era solito all’ora della scena
bucare il giornale al ragionier Pertica
vecchio scapolo perso nei numeri
fingeva mal celatamente d’arrabbiarsi ma
contento gonfiava il collo come vecchio tacchino,
simulava dedito di continuare a leggere
e guercio attraverso il foro godeva delle delizie
di quell’angelo tormentatore
Inutile dire che tal mirabile visione
causava notti insonni e tra le lenzuola
era tutto un arrangiarsi in fantasie
tra sudori e tremori liberatori
visibili al mattino in facce smunte
ove occhi sembravano paurose caverne
preoccupazioni d’ingenue madri
pronte a preparare amorevoli zabaioni
e bicchieri di alcolica ferro china
mannaia allo stordimento
e non era raro sentire,questo figlio mio
studia troppo senza divagarsi
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Da:Poesie Cialtrone
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
GEMME
Fremono fremono
le prime gemme
ll sole le invita
il freddo le pugnala
Si rintanano
ascoltano gli uccelli
cronisti di presagi
ma il merlo già cova
tra rami spogli
aspetta che il verde
sia ombrello al nido
Passano le nuvole
pecore tirate dal pastore
azzannate dal lupo
fanno da interruttore veloce
a luce e ombre
lacrima alle ferite la vigna
freme la linfa
e c’è già chi la vede vino
La primavera
gioca la sua carta
di vento garbino
si scontra col maestrale
urla il calendario
e dal cielo scendono
lacrime di vetro
piombo sulle gemme
ingannate
Getta il berretto a terra
e lo pesta coi piedi
il contadino
poi con mano a coltello
fa un taglio verticale
e uno orizzontale nell’aria
sussurra…amen
----------------------------
Da: Destini E Presagi
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le prime gemme
ll sole le invita
il freddo le pugnala
Si rintanano
ascoltano gli uccelli
cronisti di presagi
ma il merlo già cova
tra rami spogli
aspetta che il verde
sia ombrello al nido
Passano le nuvole
pecore tirate dal pastore
azzannate dal lupo
fanno da interruttore veloce
a luce e ombre
lacrima alle ferite la vigna
freme la linfa
e c’è già chi la vede vino
La primavera
gioca la sua carta
di vento garbino
si scontra col maestrale
urla il calendario
e dal cielo scendono
lacrime di vetro
piombo sulle gemme
ingannate
Getta il berretto a terra
e lo pesta coi piedi
il contadino
poi con mano a coltello
fa un taglio verticale
e uno orizzontale nell’aria
sussurra…amen
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Da: Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
LA DIVA
Ancheggiava su tacchi a spillo
rubò cinque anni a una vetrina
s’aggiusto' i capelli e sorrise
Riprese baldanzosa il passo
poi fulminea s’arrestò su una cromatura
che gli restituì l’età vera
più cinque anni,dazio di vanità
Frustati dall’anima gli occhi
si rinfrescarono con lacrime
e scavarono rigagnoli truccati
Sotto casa incontrò il vecchio portiere
con volto a scaglie di coccodrillo
a separare e raffreddare dolori
intuì la mimica dell’inquilina
e…Signora le sue pagine usurate
hanno avuto tanti lettori
hanno dato gioie a tante noie,
a che serve un libro immacolato
con copertina in dorata pelle
ma di contenuti scialbi
in bella mostra allo scaffale
e mai letto?
Una luce nello sguardo
arabeschi incanti disegnati
parvero le rughe in cornice
di fascino mai domo agli anni
Baciò il vecchio sulla fronte
e gli regalò le lamette da barba
comprate per fermare il tempo
----------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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rubò cinque anni a una vetrina
s’aggiusto' i capelli e sorrise
Riprese baldanzosa il passo
poi fulminea s’arrestò su una cromatura
che gli restituì l’età vera
più cinque anni,dazio di vanità
Frustati dall’anima gli occhi
si rinfrescarono con lacrime
e scavarono rigagnoli truccati
Sotto casa incontrò il vecchio portiere
con volto a scaglie di coccodrillo
a separare e raffreddare dolori
intuì la mimica dell’inquilina
e…Signora le sue pagine usurate
hanno avuto tanti lettori
hanno dato gioie a tante noie,
a che serve un libro immacolato
con copertina in dorata pelle
ma di contenuti scialbi
in bella mostra allo scaffale
e mai letto?
Una luce nello sguardo
arabeschi incanti disegnati
parvero le rughe in cornice
di fascino mai domo agli anni
Baciò il vecchio sulla fronte
e gli regalò le lamette da barba
comprate per fermare il tempo
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Da:Destini E Presagi
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Data d'iscrizione : 07.06.10
VERSO L'INDIFFERENZA
La luna ritirò le ombre
il fantasma aprì lo stomaco
verso il nulla da confondere
e il buio lo separò dal ritegno
-vomitò rancori
con zuppa di vino
e cibi scagliati dentro
a distrarre
il circolo del dolore
e mettere sotto traino
delle dimenticanze
il cuore ballerino
Le nuvole
andavano di fretta
scoperchiarono la luce
della grossa palla d’oro
posta premio
di mondi lontani
...S'illuminò la violenza
arresa a farmaci scaduti
spruzzati a terra
dalla ribellione d’anima
esplosa da forzature
d’adatti rodati
Si svuotò della figura amata
s'accinse a ritornare a casa
(tomba vuota)
a distruggere medaglie
ormai cimeli orfani di storia
inutili a vegliare
il fantasma d’un amore
nel sentimento del disprezzo
di lì a poco fievole
verso l’indifferenza
regalo finale
alla sua vita,
lungo buco nero
nel passato
e coda di candela
ultimo ricordo
....nel divenire...
--------------------------------
Da:Soste Precarie
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il fantasma aprì lo stomaco
verso il nulla da confondere
e il buio lo separò dal ritegno
-vomitò rancori
con zuppa di vino
e cibi scagliati dentro
a distrarre
il circolo del dolore
e mettere sotto traino
delle dimenticanze
il cuore ballerino
Le nuvole
andavano di fretta
scoperchiarono la luce
della grossa palla d’oro
posta premio
di mondi lontani
...S'illuminò la violenza
arresa a farmaci scaduti
spruzzati a terra
dalla ribellione d’anima
esplosa da forzature
d’adatti rodati
Si svuotò della figura amata
s'accinse a ritornare a casa
(tomba vuota)
a distruggere medaglie
ormai cimeli orfani di storia
inutili a vegliare
il fantasma d’un amore
nel sentimento del disprezzo
di lì a poco fievole
verso l’indifferenza
regalo finale
alla sua vita,
lungo buco nero
nel passato
e coda di candela
ultimo ricordo
....nel divenire...
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Da:Soste Precarie
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Data d'iscrizione : 07.06.10
AUTOBIOGRAFIA DI UN FANTASMA
Vide passare la vita
lenta
come treno a vapore
che mai prese
...era già al capolinea
con i suoi sogni
pieni di incubi
con nuvole nere
Di anime mute
nel cielo detto
....sereno...
Lo videro figlio
lo condannarono a vivere
col ricatto del loro pianto
Legarono i loro denti
col filo sottile ai suoi denti
e dovette sorridere
sempre
con le farse alle labbra
per le gioie degli altri
mentre trascinava pensieri
morti alle spalle
chiedevano riposo
stremati nel parlare al silenzio
I suoi amori
se ne erano già andati
allo specchio
si amavano troppo
...Lui girava il volto ai cadaveri
incollati al bacio di terra
e cercava se stesso
Sente
ancora i cani abbaiare
alle ombre sinistre di luna
che lo aiutarono a cercare
i fantasmi di quello che fu
senza mai vedersi
Ora vedete due fiori
in luce riflessi
alla distanza degli occhi
sono solo due lacrime
sfuggite alla sete dell’anima
si prostituiscono al ventre di api
per l'ultimo volo di nettare
Saluta dagli inferi
il suo ultimo ciclo
offerto in dolce
sgradito ricordo
A voi
l'indifferenza
il fastidio
o paura di leggerlo
con l'angoscia
di tenervi da lui
solo...lontani....
----------------------------------------------
Da: Voci Dall'Inferno
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lenta
come treno a vapore
che mai prese
...era già al capolinea
con i suoi sogni
pieni di incubi
con nuvole nere
Di anime mute
nel cielo detto
....sereno...
Lo videro figlio
lo condannarono a vivere
col ricatto del loro pianto
Legarono i loro denti
col filo sottile ai suoi denti
e dovette sorridere
sempre
con le farse alle labbra
per le gioie degli altri
mentre trascinava pensieri
morti alle spalle
chiedevano riposo
stremati nel parlare al silenzio
I suoi amori
se ne erano già andati
allo specchio
si amavano troppo
...Lui girava il volto ai cadaveri
incollati al bacio di terra
e cercava se stesso
Sente
ancora i cani abbaiare
alle ombre sinistre di luna
che lo aiutarono a cercare
i fantasmi di quello che fu
senza mai vedersi
Ora vedete due fiori
in luce riflessi
alla distanza degli occhi
sono solo due lacrime
sfuggite alla sete dell’anima
si prostituiscono al ventre di api
per l'ultimo volo di nettare
Saluta dagli inferi
il suo ultimo ciclo
offerto in dolce
sgradito ricordo
A voi
l'indifferenza
il fastidio
o paura di leggerlo
con l'angoscia
di tenervi da lui
solo...lontani....
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Da: Voci Dall'Inferno
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Data d'iscrizione : 07.06.10
VALLE DEL SUD
Tra ondeggianti cipressi
aghi di bilancia
tra noia e inganno sperato
plana un corvo paracadutato
da una placenta di cagna,
atterra sui suoi cimeli
ossa ribelli spinte alla luce
da scavo di talpe
Nell'imbuto di valle
raglia un mulo
frusta una litania di vecchia
in cerca di un cranio
magazzino ai lamenti
I fantasmi scrutano
su liscio selciato
la firma dei passi
di lontani parenti
Gli ultimi fiori posati
piansero mani al distacco
e fuggirono dalle lapidi
troppo sole a vegliare salme
in questo paese
ove il silenzio è abbandono
e i morti vanno a caccia
di un umano rumore
che li continui al ricordo
------------------------------
Da:Pietre e Utopie
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aghi di bilancia
tra noia e inganno sperato
plana un corvo paracadutato
da una placenta di cagna,
atterra sui suoi cimeli
ossa ribelli spinte alla luce
da scavo di talpe
Nell'imbuto di valle
raglia un mulo
frusta una litania di vecchia
in cerca di un cranio
magazzino ai lamenti
I fantasmi scrutano
su liscio selciato
la firma dei passi
di lontani parenti
Gli ultimi fiori posati
piansero mani al distacco
e fuggirono dalle lapidi
troppo sole a vegliare salme
in questo paese
ove il silenzio è abbandono
e i morti vanno a caccia
di un umano rumore
che li continui al ricordo
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Da:Pietre e Utopie
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LA STRANIERA
Pupille
ali di farfalle
vento al sorriso
petali guardinghi
a follie di marzo
Danza di fumo
su tacchi a spillo
svanisce alle folate
riappare capriole
in lontananza
ove lo sguardo
si confonde
tra nuvole e calura
Si ferma l’orologio
sorpassato dal cuore
cane sfiancato
al ritorno senza preda
Un broncio tempra l’anima
ha ingoiato
rovente la foto
mentre la figura
soggiogava trappole di sogni
S’arrotola il domani
su pece di salive
a incollare
….il rivederla
---------------------------
Da:Soste Precarie
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ali di farfalle
vento al sorriso
petali guardinghi
a follie di marzo
Danza di fumo
su tacchi a spillo
svanisce alle folate
riappare capriole
in lontananza
ove lo sguardo
si confonde
tra nuvole e calura
Si ferma l’orologio
sorpassato dal cuore
cane sfiancato
al ritorno senza preda
Un broncio tempra l’anima
ha ingoiato
rovente la foto
mentre la figura
soggiogava trappole di sogni
S’arrotola il domani
su pece di salive
a incollare
….il rivederla
---------------------------
Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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