.........AMARCORD
2 partecipanti
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PORCILI
Occhi toppati
politici bendati
sguardi stetoscopici
rosee carni allacciate
sproloqui bombardati
narici consumate innevate
nervi sfibrati
Santini filigranati
su comodini intarsiati
-Andirivieni sincronizzati
giochi solitari
d’arti superiori
di plebei compiaciuti
origlianti
-Porcili Statali
copule vidimate
ingrassi veri
contenti palafrenieri
-----------------------
Da:Destini E Presagi
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politici bendati
sguardi stetoscopici
rosee carni allacciate
sproloqui bombardati
narici consumate innevate
nervi sfibrati
Santini filigranati
su comodini intarsiati
-Andirivieni sincronizzati
giochi solitari
d’arti superiori
di plebei compiaciuti
origlianti
-Porcili Statali
copule vidimate
ingrassi veri
contenti palafrenieri
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
IL BULLONE
Una vite e un dado
servirono a lungo un motore
ma un giorno questo
dopo colpi di tosse si spense
grippaggio fu l'amaro responso
e quando il meccanico a fatica
smontò ogni pezzo ossidato
gettò in un angolo i sopra citati
fedeli in anni al serraggio
per sostituirli con altri cromati
Un giorno passò un rigattiere
e caricò l’accumulata ferraglia
ma mentre col carretto viaggiava
verso il cimitero dei metalli
una voce sottile si pose all’orecchio
..buon uomo avvitami al mio amore
disse il dado
L’uomo rovistò e trovò i due pezzi
l'avvolse e poi li lanciò in un torrente
e quando lo sguardo seguì il tonfo
un forte bagliore gli fermò il respiro
S’avvicinò e scorse una grande pepita
la raccolse e felice esclamò...una vite
può cambiare per sempre una vita
--------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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servirono a lungo un motore
ma un giorno questo
dopo colpi di tosse si spense
grippaggio fu l'amaro responso
e quando il meccanico a fatica
smontò ogni pezzo ossidato
gettò in un angolo i sopra citati
fedeli in anni al serraggio
per sostituirli con altri cromati
Un giorno passò un rigattiere
e caricò l’accumulata ferraglia
ma mentre col carretto viaggiava
verso il cimitero dei metalli
una voce sottile si pose all’orecchio
..buon uomo avvitami al mio amore
disse il dado
L’uomo rovistò e trovò i due pezzi
l'avvolse e poi li lanciò in un torrente
e quando lo sguardo seguì il tonfo
un forte bagliore gli fermò il respiro
S’avvicinò e scorse una grande pepita
la raccolse e felice esclamò...una vite
può cambiare per sempre una vita
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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RONDINE DI MAGGIO
Con nuovo lustro piumaggio
con fatica hai lasciato altro paesaggio
sei tornata e saluti con delizioso volteggio
tra l’odore dell’erba pronta a foraggio
al vecchio tetto farai fra poco atterraggio
Nell’impervio lungo viaggio
degli umani hai rischiato il linciaggio
per fortuna appena in tempo al riparo di un faggio
e alla iena delusa è rimasto della tua morte il miraggio
anche se rimanderà a settembre la delusione di maggio
Poi mi racconterai spero buone notizie
per porre il mio cuore in lieve delizie
spero all’altro capo di terra sian cadute malizie
ci siano anime candide non corrotte a sporcizie
uguaglianze che hanno sconfitto ingiustizie
Qua la vita scorre con grande dolore
io ho perso anche l’unico amore
e il sorriso è finito nel vortice del malumore
ai denti nell’inciampo la parola si fa rumore
l’anima ha fatto secco tonfo nello squallore
Caro amico il male è ovunque lo stesso
in ogni terra ci sono occhi col male riflesso
c’è il malvagio che sfrutta il dimesso
a chi tanto oro e a chi nulla è concesso
il povero ha l’unica forza di rimanere perplesso
—————————————————-
Da:Vite Tremule
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con fatica hai lasciato altro paesaggio
sei tornata e saluti con delizioso volteggio
tra l’odore dell’erba pronta a foraggio
al vecchio tetto farai fra poco atterraggio
Nell’impervio lungo viaggio
degli umani hai rischiato il linciaggio
per fortuna appena in tempo al riparo di un faggio
e alla iena delusa è rimasto della tua morte il miraggio
anche se rimanderà a settembre la delusione di maggio
Poi mi racconterai spero buone notizie
per porre il mio cuore in lieve delizie
spero all’altro capo di terra sian cadute malizie
ci siano anime candide non corrotte a sporcizie
uguaglianze che hanno sconfitto ingiustizie
Qua la vita scorre con grande dolore
io ho perso anche l’unico amore
e il sorriso è finito nel vortice del malumore
ai denti nell’inciampo la parola si fa rumore
l’anima ha fatto secco tonfo nello squallore
Caro amico il male è ovunque lo stesso
in ogni terra ci sono occhi col male riflesso
c’è il malvagio che sfrutta il dimesso
a chi tanto oro e a chi nulla è concesso
il povero ha l’unica forza di rimanere perplesso
—————————————————-
Da:Vite Tremule
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
IL CAVALIERE VECCIA
Un corvo calò a picco sulla testa
e rubò la parrucca lavata a festa
al Cavaliere Veccia Tempesta
Fulmineo il commendatore Frasca Aniello
si levò una scarpa e la lanciò all’uccello
che colpito mollò gracchiando la refurtiva
sospinta dal vento volò nel fiume in piena
azzannata da un pesce simile a una iena
Incarognito il sole sulla pelata lucida e sudata
ove si rifletteva beffardo il ghigno dell’amico
che prese una frasca e in capo glie la pose adagiata
Proprio in quel momento passò una bionda
il grande amore segreto del cavaliere Veccia
ricorso proprio alla parrucca in strategia
per far colpo sulla Signorina Florenzia
A tal visione emozionato e imbarazzato
s’inchinò a salutare devoto spasimante
e cadde la larga fronda dal capo pesante
e il lucido deserto apparve all’amata
la quale rossa in viso e imbarazzata
balbuziente disse: se avesse i capelli
neri soffici e lucenti come gioielli
sarebbe identico al Cavaliere Veccia
che nel mio cuore tentò aprir breccia
-La storia non va oltre ..strategie in corso
---------------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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e rubò la parrucca lavata a festa
al Cavaliere Veccia Tempesta
Fulmineo il commendatore Frasca Aniello
si levò una scarpa e la lanciò all’uccello
che colpito mollò gracchiando la refurtiva
sospinta dal vento volò nel fiume in piena
azzannata da un pesce simile a una iena
Incarognito il sole sulla pelata lucida e sudata
ove si rifletteva beffardo il ghigno dell’amico
che prese una frasca e in capo glie la pose adagiata
Proprio in quel momento passò una bionda
il grande amore segreto del cavaliere Veccia
ricorso proprio alla parrucca in strategia
per far colpo sulla Signorina Florenzia
A tal visione emozionato e imbarazzato
s’inchinò a salutare devoto spasimante
e cadde la larga fronda dal capo pesante
e il lucido deserto apparve all’amata
la quale rossa in viso e imbarazzata
balbuziente disse: se avesse i capelli
neri soffici e lucenti come gioielli
sarebbe identico al Cavaliere Veccia
che nel mio cuore tentò aprir breccia
-La storia non va oltre ..strategie in corso
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Da:Poesie Cialtrone
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
DITTATORI
Squittii nella foreste
ruggiti nelle tane
topi con la criniera
leoni spelacchiati
-Rivendicano troni
iene in frac
-Mosè con la flotta
dal cielo salva le razze
-Cantano tre volte i capponi
a confessioni sterili
-Sepolti i ricordi
dei funghi avvelenati
di Hiroshima
-Ossa a segnalibro
tra pagine di terra
unico lettore
il silenzio
-----------------------
Da:Destini E Presagi
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ruggiti nelle tane
topi con la criniera
leoni spelacchiati
-Rivendicano troni
iene in frac
-Mosè con la flotta
dal cielo salva le razze
-Cantano tre volte i capponi
a confessioni sterili
-Sepolti i ricordi
dei funghi avvelenati
di Hiroshima
-Ossa a segnalibro
tra pagine di terra
unico lettore
il silenzio
-----------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
INVERNO
Cielo cenerino
aria rasoio
fronde necrologiche
precarietà sorteggiate
giochi di mute
metamorfosi oculari
gong di campanili
pagliuzze di merli
croci redenti
-Mandorli fioriti
....speranza
------------------
Da:Soste Precarie
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aria rasoio
fronde necrologiche
precarietà sorteggiate
giochi di mute
metamorfosi oculari
gong di campanili
pagliuzze di merli
croci redenti
-Mandorli fioriti
....speranza
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Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
CIPRESSI
Tra marmi
cariati
ondeggiano
verdi di bile
lingue
spugnose
dei morti,
assaggiano vite
al palato
----------------
Da:Pensieri Alternativi
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cariati
ondeggiano
verdi di bile
lingue
spugnose
dei morti,
assaggiano vite
al palato
----------------
Da:Pensieri Alternativi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
CONTADINI
Facce di creta al sole
con scarpe a bocca
di neonati al fato
in fruscio di cibo
pettinavano grovigli d'erba
ingrassavano avvocati
per un confine vinto
che donava gloria agli avi
e medaglia pezza
a deretani al vento
......contadini.....
convinzioni affidate a muli
rese labili da stregate ombre
dissolte in piatto d’acqua
con dispari gocce di lacrimose olive
antidoti a invidie e malocchi
tumulati domenica al tempio
al levar di cappello
gesta di tenaglia mano
da terra a cielo
e carezze ad appollaiati angeli
in spalle arcate al dubbio estinto
.....ora chimici
guidati da effigi di risorto Lazzaro....
con potenti veleni
lucidano frutti esca
a ingordigia d'occhi,
offrono stecchiti al diavolo
oltre agli insetti
sprovvedute creature di Dio
che d'essi si nutrono
-per madre natura
hanno perso..ogni rispetto
tramando orfano
----------------------------
Da:Voci Scomode
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con scarpe a bocca
di neonati al fato
in fruscio di cibo
pettinavano grovigli d'erba
ingrassavano avvocati
per un confine vinto
che donava gloria agli avi
e medaglia pezza
a deretani al vento
......contadini.....
convinzioni affidate a muli
rese labili da stregate ombre
dissolte in piatto d’acqua
con dispari gocce di lacrimose olive
antidoti a invidie e malocchi
tumulati domenica al tempio
al levar di cappello
gesta di tenaglia mano
da terra a cielo
e carezze ad appollaiati angeli
in spalle arcate al dubbio estinto
.....ora chimici
guidati da effigi di risorto Lazzaro....
con potenti veleni
lucidano frutti esca
a ingordigia d'occhi,
offrono stecchiti al diavolo
oltre agli insetti
sprovvedute creature di Dio
che d'essi si nutrono
-per madre natura
hanno perso..ogni rispetto
tramando orfano
----------------------------
Da:Voci Scomode
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
I-TAGLIA
Illeciti sdoganati nelle chiese
di milioni di ruffiani raccomandati
millantano onestà sudate sangue
pioli d’infinita scala di raggiri
sono gli stessi che dopo aver messo
depredi al cumulo gridano giustizia
ladri con paure d’esser derubati
invocano privacy al bottino
gridano cecità di giustizia
verso coloro che li imitano
parlano di Patria quando avvertono
insidie al bottino e di federalismo
a volerlo occulto preservare
dittatori monarchi della carne
e Comunisti d’ossa a plagio d’uguaglianze
imprenditori dello spenno
infermieri degli arrosti urlanti
in una mano alta la croce
nell’altra il pugnale dorso d’occhi
-Rosari e catene galere alate
da tintinni e parole al vento
----------------------------------
Da:Destini E Presagi
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di milioni di ruffiani raccomandati
millantano onestà sudate sangue
pioli d’infinita scala di raggiri
sono gli stessi che dopo aver messo
depredi al cumulo gridano giustizia
ladri con paure d’esser derubati
invocano privacy al bottino
gridano cecità di giustizia
verso coloro che li imitano
parlano di Patria quando avvertono
insidie al bottino e di federalismo
a volerlo occulto preservare
dittatori monarchi della carne
e Comunisti d’ossa a plagio d’uguaglianze
imprenditori dello spenno
infermieri degli arrosti urlanti
in una mano alta la croce
nell’altra il pugnale dorso d’occhi
-Rosari e catene galere alate
da tintinni e parole al vento
----------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
900 Ellis Island
La miseria li spingeva verso il mare
a volte mai visto
Con occhi meteorite d'orgasmi
facce topografiche
coppole a funghi secchi
giacche a vele cannonate
bauli, ossa a pelle di riserva
scarpe bocche sdentate
che imitano sorrisi retroattivi
Da stati bradi in riserve
cavie di cognomi
inseguiti dalla fame
sognavano incubi randagi
e cattività nutrienti raccontate
America approdo di Mosè
Paradiso di bestiame in esubero
marchiato nomi strafalcioni
Waterloo di vocali e consonanti
raccolti dinieghi in dubbi assonanze
ad Ellis Island
ove a volte podio
divenne inferno a retromarcia
SCARTATO, il timbro
dei morti condannati a vivere
nell’umanità
da rubare agli animali
-----------------------------------------
Da:Destini E presagi
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a volte mai visto
Con occhi meteorite d'orgasmi
facce topografiche
coppole a funghi secchi
giacche a vele cannonate
bauli, ossa a pelle di riserva
scarpe bocche sdentate
che imitano sorrisi retroattivi
Da stati bradi in riserve
cavie di cognomi
inseguiti dalla fame
sognavano incubi randagi
e cattività nutrienti raccontate
America approdo di Mosè
Paradiso di bestiame in esubero
marchiato nomi strafalcioni
Waterloo di vocali e consonanti
raccolti dinieghi in dubbi assonanze
ad Ellis Island
ove a volte podio
divenne inferno a retromarcia
SCARTATO, il timbro
dei morti condannati a vivere
nell’umanità
da rubare agli animali
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Da:Destini E presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
ANIME IN ASCOLTO
Di nascosto
per paura di me stesso
andai a trovarla al cimitero
per dirle ciò che mi aveva impedito
il coraggio...di entrare
nella sua timidezza
aggressiva nelle difese
Il nostro fu un amore intenso
fatto di silenzi
di gesti
di sguardi
da interpretare
che fondevano le anime mute
Non ci fu mai dialogo verbale
nemmeno in sogno
mai un abbraccio
una carezza
un bacio
magari coperti da un saluto
Apparentemente morì prima lei
nell'anima non so
non lo saprò mai
Giunto nel luogo
dove finiscono le pene
vegliata da un cipresso
con la schiena piegata
come a tendere un'orecchio
e dar conforto al lungo sonno
vidi la sua foto
sulla ceramica cotta
a mille gradi
Dalla scrittura qualunquista
quì riposa....
due solchi mi riportarono ai suoi occhi
lo scavo di due lacrime mai interrotte
Intatto era rimasto il suo dolore
mi guardò con sospetto
...e io cercai di parlarle
ma la bocca non rispose
Intorno vidi altre lapidi
coi volti sereni
come a invogliarmi a rimanere
ma proprio accanto a lei
non c'era altro posto
per dormirle eterno accanto
Me ne andai con passo leggero
..notai una caverna scura nel petto
lasciata dal mio cuore
Io unico morto
che camminava seguito da un'ombra
che al mio voltarsi si dileguò
nel silenzio eterno dei respiri
-------------------------------
Da:Soste Precarie
www.santhers.com
per paura di me stesso
andai a trovarla al cimitero
per dirle ciò che mi aveva impedito
il coraggio...di entrare
nella sua timidezza
aggressiva nelle difese
Il nostro fu un amore intenso
fatto di silenzi
di gesti
di sguardi
da interpretare
che fondevano le anime mute
Non ci fu mai dialogo verbale
nemmeno in sogno
mai un abbraccio
una carezza
un bacio
magari coperti da un saluto
Apparentemente morì prima lei
nell'anima non so
non lo saprò mai
Giunto nel luogo
dove finiscono le pene
vegliata da un cipresso
con la schiena piegata
come a tendere un'orecchio
e dar conforto al lungo sonno
vidi la sua foto
sulla ceramica cotta
a mille gradi
Dalla scrittura qualunquista
quì riposa....
due solchi mi riportarono ai suoi occhi
lo scavo di due lacrime mai interrotte
Intatto era rimasto il suo dolore
mi guardò con sospetto
...e io cercai di parlarle
ma la bocca non rispose
Intorno vidi altre lapidi
coi volti sereni
come a invogliarmi a rimanere
ma proprio accanto a lei
non c'era altro posto
per dormirle eterno accanto
Me ne andai con passo leggero
..notai una caverna scura nel petto
lasciata dal mio cuore
Io unico morto
che camminava seguito da un'ombra
che al mio voltarsi si dileguò
nel silenzio eterno dei respiri
-------------------------------
Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
SERMONI
Due terzi del mondo
hanno altro Dio
non originale
secondo i nostri sermoni
eppure il loro credo
è più antico del nostro
ma col sangue li abbiamo
obbligati a salvarsi
da blasfeme scritture
sono diventati fratelli
ai quali abbiamo dato
il cielo sicuro
e negato il pane
più a portata di mano
dicendo che la povertà
lasciapassare pregiato
per il cambio dalle pene
a più gioie
ma questi ora
chiedono esempi concreti
e a giri di sguardi
hanno visto e vedono ancora
fatti disubbidienti
a parole
appropri fino allo schiatto
di chi professa dottrina
Molti hanno capito i ciarlatani
di ostruzione al sapere
alla scienza
salvo di essa servirsi
per annullare lavoro
portare comodità
e spiegano atomi
al volere di Dio
solo che questi alla miseria
non si combinano mai
Anche il seme è mistero
prodigio Divino
nulla a che fare con la lotta
alla tana dell'utero
ma premio di fede
che da il frutto dei figli
salvo poi decimarli con carestie
ma i sopravvissuti saranno
carne tenera cucinata dal credo
nei piatti del clero
------------------------------
Da:Vite Tremule
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hanno altro Dio
non originale
secondo i nostri sermoni
eppure il loro credo
è più antico del nostro
ma col sangue li abbiamo
obbligati a salvarsi
da blasfeme scritture
sono diventati fratelli
ai quali abbiamo dato
il cielo sicuro
e negato il pane
più a portata di mano
dicendo che la povertà
lasciapassare pregiato
per il cambio dalle pene
a più gioie
ma questi ora
chiedono esempi concreti
e a giri di sguardi
hanno visto e vedono ancora
fatti disubbidienti
a parole
appropri fino allo schiatto
di chi professa dottrina
Molti hanno capito i ciarlatani
di ostruzione al sapere
alla scienza
salvo di essa servirsi
per annullare lavoro
portare comodità
e spiegano atomi
al volere di Dio
solo che questi alla miseria
non si combinano mai
Anche il seme è mistero
prodigio Divino
nulla a che fare con la lotta
alla tana dell'utero
ma premio di fede
che da il frutto dei figli
salvo poi decimarli con carestie
ma i sopravvissuti saranno
carne tenera cucinata dal credo
nei piatti del clero
------------------------------
Da:Vite Tremule
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
ANNI
Anni
pietre al collo
a pensieri incerti
tra approdi pirati
e abissi d’anima
Palline sventrate
da catene
rosario del tempo
Spiedi di stagioni
cotti su pensieri
arroventati
da dolori
Lenze di parole
spezzate
all’amo dei sogni
Monete di giorni
fuori corso
nel salvadanaio
alla dogana
del silenzio
Numeri
imprigionati
nei calendari
e fucilati dai ricordi
Dadi di stelle
lanciati
dal destino
tra sole e notti
Microbi e orgasmi
a costruire
e disfare
statue di carne
-----------------------
Da:Destini E Presagi
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pietre al collo
a pensieri incerti
tra approdi pirati
e abissi d’anima
Palline sventrate
da catene
rosario del tempo
Spiedi di stagioni
cotti su pensieri
arroventati
da dolori
Lenze di parole
spezzate
all’amo dei sogni
Monete di giorni
fuori corso
nel salvadanaio
alla dogana
del silenzio
Numeri
imprigionati
nei calendari
e fucilati dai ricordi
Dadi di stelle
lanciati
dal destino
tra sole e notti
Microbi e orgasmi
a costruire
e disfare
statue di carne
-----------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
L'ALBA
La luna all’alba
stanca di dirigere il traffico dei sogni
e arroventata dai dolori
finiti esausti appollaiati sulle stelle
si cala in mare a raffreddarsi,
lascia una lama rossa,
tremula
sull’acqua increspata
fumosa ai vapori della tempra
sulla quale il sole sovrappone la sua spada
per il rito delle consegne
- la luce caccia il buio
e vampiri ritornano ai cervelli
i sogni più forti per ritentare domani
oltre al cuore hanno rabbia poesia e ideali -
Quelli più deboli sono rimasti
appesi stoccafisso al cielo
ormai visto coperchio della pentola terra
per uno stufato di anime
a nutrire carcasse nel viaggio a zonzo
- l’alba questo gong muto
fatto di contrasti
per avviare al giorno
i derelitti a vivere -
—————————-
Da:Soste Precarie
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stanca di dirigere il traffico dei sogni
e arroventata dai dolori
finiti esausti appollaiati sulle stelle
si cala in mare a raffreddarsi,
lascia una lama rossa,
tremula
sull’acqua increspata
fumosa ai vapori della tempra
sulla quale il sole sovrappone la sua spada
per il rito delle consegne
- la luce caccia il buio
e vampiri ritornano ai cervelli
i sogni più forti per ritentare domani
oltre al cuore hanno rabbia poesia e ideali -
Quelli più deboli sono rimasti
appesi stoccafisso al cielo
ormai visto coperchio della pentola terra
per uno stufato di anime
a nutrire carcasse nel viaggio a zonzo
- l’alba questo gong muto
fatto di contrasti
per avviare al giorno
i derelitti a vivere -
—————————-
Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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CIMAROSA
Nascosto dietro l’angolo
con sguardo faina e naso aquilino
Cimarosa osservava le fanciulle
chinarsi a rinfrescarsi alla fontanella
Rosee mascelle accalorate
a mezzo busto calavano veloci
nelle sottili mani congiunte a laghetto
subito tracimante al turgido petto
e fulmineo soccorso ad asciugarlo al vento
A monte un escavatore
vibrò la terra ,frustò la sorgente
capelli i rivoli cambiarono rotta
rimase secca muschiosa la pietra
che per anni porgeva elisir
Cimarosa ormai vecchio mai cresciuto
è sempre dietro l’angolo levigato
col bastone addita fantasmi,sorride
e quando piove rivede festose scene d’un tempo
..sussurra…manca solo il sole
corruga la fronte,trincea degli anni
---------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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con sguardo faina e naso aquilino
Cimarosa osservava le fanciulle
chinarsi a rinfrescarsi alla fontanella
Rosee mascelle accalorate
a mezzo busto calavano veloci
nelle sottili mani congiunte a laghetto
subito tracimante al turgido petto
e fulmineo soccorso ad asciugarlo al vento
A monte un escavatore
vibrò la terra ,frustò la sorgente
capelli i rivoli cambiarono rotta
rimase secca muschiosa la pietra
che per anni porgeva elisir
Cimarosa ormai vecchio mai cresciuto
è sempre dietro l’angolo levigato
col bastone addita fantasmi,sorride
e quando piove rivede festose scene d’un tempo
..sussurra…manca solo il sole
corruga la fronte,trincea degli anni
---------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
EPITAFFIO INFINITO
La notte denunciò il giorno per stalking
e questo fece lo stesso con lei
-io ero il severo giudice del tempo
e dopo aver ascoltato paziente
i giorni,le ore,i mesi e gli anni
come attendibili testimoni oculari
morii vecchio,stanco prima della sentenza
del processo che avevo ereditato
da una lunga scia di giudici
che fecero uno dietro l'altro
la mia stessa ingloriosa fine
-Mentre me ne andavo ebbi l'impressione
che i due denuncianti si misero a copulare
e una luce nel buio mi fulminò
.....all'ignoto................
---------------------------------
Da:Destini E Presagi
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e questo fece lo stesso con lei
-io ero il severo giudice del tempo
e dopo aver ascoltato paziente
i giorni,le ore,i mesi e gli anni
come attendibili testimoni oculari
morii vecchio,stanco prima della sentenza
del processo che avevo ereditato
da una lunga scia di giudici
che fecero uno dietro l'altro
la mia stessa ingloriosa fine
-Mentre me ne andavo ebbi l'impressione
che i due denuncianti si misero a copulare
e una luce nel buio mi fulminò
.....all'ignoto................
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BOSCHI DI CROCI
L’istinto di sopravvivenza
a volte mi portò oltre l’umano
con poca luce divorata dal dolore
sconfinai nel nero male ma mai per agi
e il rimorso fu peggio d’indigenze
l’inferno già in terra lo pagai
non credo possa esserci pena
ulteriore al cielo in aggiunta
Difesi ogni animale dal gioco dei fucili
e tal gesto visto intralcio di svago
perciò nessuna mano su questa lapide
un fiore,un gesto vi posa
Un pettirosso,un merlo,tutto l’anno
danno voce a questo capezzale muto
e la mia foto sorridente,è un cartello
e ogni dente una lettera a dire
…Divieto di caccia tra i morti…
mentre Giudice il silenzio
infilza le tombe per un rosario
che mai chiude cerchio e prenota
vivi atterriti alla conta
-è per questo che nessuno mai spara
nel regno freddo dei ritratti
e anime pure come animali
preferiscono boschi di croci
ove il canto è voce di angeli
suadenti al Padre celeste
addolcito a clemenze
---------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
a volte mi portò oltre l’umano
con poca luce divorata dal dolore
sconfinai nel nero male ma mai per agi
e il rimorso fu peggio d’indigenze
l’inferno già in terra lo pagai
non credo possa esserci pena
ulteriore al cielo in aggiunta
Difesi ogni animale dal gioco dei fucili
e tal gesto visto intralcio di svago
perciò nessuna mano su questa lapide
un fiore,un gesto vi posa
Un pettirosso,un merlo,tutto l’anno
danno voce a questo capezzale muto
e la mia foto sorridente,è un cartello
e ogni dente una lettera a dire
…Divieto di caccia tra i morti…
mentre Giudice il silenzio
infilza le tombe per un rosario
che mai chiude cerchio e prenota
vivi atterriti alla conta
-è per questo che nessuno mai spara
nel regno freddo dei ritratti
e anime pure come animali
preferiscono boschi di croci
ove il canto è voce di angeli
suadenti al Padre celeste
addolcito a clemenze
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
DOPING
Pedala pedala
stavolta la roulette è tua
hai l'indice nel cuore
la pallina nelle ossa
La salita è dura
come i ricordi alle spalle
ma fuggono i paesaggi
fantasmi alla luce
rotolano in discesa
Anche il vento è alle spalle
e tu più veloce
dell'odore del distacco
che hai lasciato
sulle facce incredule
Il cielo è nero nella vetta
nuvole di maschere
a sorvegliare Dio
tu lo bucherai sorridendo
a stringergli la mano
Perdono eco le voci
frustate dal silenzio
si sprigiona la chimica
nelle ali leggere
al delirio dei consensi
che scaldano gli applausi
Domani
col tempo che non scherza
coi muscoli di piombo
a proteggere la gloria
chissà se potrai volare
con la sola forza
delle piume?
---------------------------
Da:Soste Precarie
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stavolta la roulette è tua
hai l'indice nel cuore
la pallina nelle ossa
La salita è dura
come i ricordi alle spalle
ma fuggono i paesaggi
fantasmi alla luce
rotolano in discesa
Anche il vento è alle spalle
e tu più veloce
dell'odore del distacco
che hai lasciato
sulle facce incredule
Il cielo è nero nella vetta
nuvole di maschere
a sorvegliare Dio
tu lo bucherai sorridendo
a stringergli la mano
Perdono eco le voci
frustate dal silenzio
si sprigiona la chimica
nelle ali leggere
al delirio dei consensi
che scaldano gli applausi
Domani
col tempo che non scherza
coi muscoli di piombo
a proteggere la gloria
chissà se potrai volare
con la sola forza
delle piume?
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Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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RITORNO*
Dietro l'esca dei ricordi
tornai dopo vent'anni al mio paese
arroccato su gobbe di destini
avvolti in nebbie d'uve macere,
volti scolpiti d'attese e vite statiche
rotolati stancamente su calendari
felici mi salutarono
e a ogni loro nome dichiarato
associai sbiaditi fotogrammi
d'un film archiviato nell'inconscio
e quando finì la pellicola
una donna coi capelli corvini innevati
cornice d'un volto Modigliani
con impeti insicuri mi baciò
ed ebbi un sussulto al cuore
mentre allo sguardo gelido
mi s'imbalsamò puzzle completo un sogno,
poi lento si movimentò
al sangue letargico
subito incandescente
verso il tempo retroattivo
-Nell'escursione termica
tra marmorea carne e sudore freddo
si materializzò una dolce fanciulla
e sulle guance sentii soffriggere
il suo tatuaggio di labbra
al primo acerbo rossetto
polline su ali di farfalla
-Un claxon, impaziente segno d'attesa
separò le anime fuse in armonie del passato
di due carcasse sconosciute al presente
brutte copie d'un amore
bruciato dal destino
------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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tornai dopo vent'anni al mio paese
arroccato su gobbe di destini
avvolti in nebbie d'uve macere,
volti scolpiti d'attese e vite statiche
rotolati stancamente su calendari
felici mi salutarono
e a ogni loro nome dichiarato
associai sbiaditi fotogrammi
d'un film archiviato nell'inconscio
e quando finì la pellicola
una donna coi capelli corvini innevati
cornice d'un volto Modigliani
con impeti insicuri mi baciò
ed ebbi un sussulto al cuore
mentre allo sguardo gelido
mi s'imbalsamò puzzle completo un sogno,
poi lento si movimentò
al sangue letargico
subito incandescente
verso il tempo retroattivo
-Nell'escursione termica
tra marmorea carne e sudore freddo
si materializzò una dolce fanciulla
e sulle guance sentii soffriggere
il suo tatuaggio di labbra
al primo acerbo rossetto
polline su ali di farfalla
-Un claxon, impaziente segno d'attesa
separò le anime fuse in armonie del passato
di due carcasse sconosciute al presente
brutte copie d'un amore
bruciato dal destino
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
PASSERA PASSERA'
Boccheggiante
in entusiasmo
d'apertura
d'ali
ai primi caldi dei dì
di primavera,oh! tu
vanitosa illibata passera
dal lustro gentil piumaggio
che al sol dona riflessi
irresistibili d'adescaggio vano
che a più cor stende il sogno e
dona indomabile tristezza,
aspetti il tuo principe azzurro
ma questi come ogni anno
ubriaco ai mille dolci canti
di richiami sparsi
passerà veloce
e la maldestra nuvola
mai a lieta sintonia
farà da testimone
sarà solo rigorosa tenda
al tuo sguardo sulla scia
che rapisce l'illusione
oh! mia amata passera
quest'ultimo dolore
sugli anni del tuo sogno
passerà
e sarai passera
all'uccelli di specie,normali
che mai s'avvicinarono
timorosi a considerarti
d'altra specie
inarrivabile,fanatica
canarina
--------------------------------
Da:Pietre e Utopie
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in entusiasmo
d'apertura
d'ali
ai primi caldi dei dì
di primavera,oh! tu
vanitosa illibata passera
dal lustro gentil piumaggio
che al sol dona riflessi
irresistibili d'adescaggio vano
che a più cor stende il sogno e
dona indomabile tristezza,
aspetti il tuo principe azzurro
ma questi come ogni anno
ubriaco ai mille dolci canti
di richiami sparsi
passerà veloce
e la maldestra nuvola
mai a lieta sintonia
farà da testimone
sarà solo rigorosa tenda
al tuo sguardo sulla scia
che rapisce l'illusione
oh! mia amata passera
quest'ultimo dolore
sugli anni del tuo sogno
passerà
e sarai passera
all'uccelli di specie,normali
che mai s'avvicinarono
timorosi a considerarti
d'altra specie
inarrivabile,fanatica
canarina
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Da:Pietre e Utopie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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FOGLIE MORTE
Al passaggio di macchine
tentano di resuscitarsi le foglie
rantolano in aria vibrata
e poi in macabra danza
ricadono nel puzzle precario
fin quando a sera inzuppate di rugiada
trovano pace ai bordi di cunette
consegnandosi al macero
Sui rami i corvi paiono
macchie d’inchiostro a brutte copie
e folate di vento sbuffi d’asciugo
di scolari svogliati
a rigori di compiti,
premure,lungimiranze d’adulti
Sui tetti rinverdiscono chiazze di muschio
porri di speranze
al circostante che lento saluta
sotto grigio marmo del cielo
che cala dai monti
spronando avamposti di nebbia
Voci lontane
impatti tra scoppi di gola
e implori cacciati da nuvole nere
umori in attesa a ritornare alla fonte
Speranza a un angolo,
tremule acerbe bocche incollate
riscaldano due bucaneve
esplosi dal petto
---------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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tentano di resuscitarsi le foglie
rantolano in aria vibrata
e poi in macabra danza
ricadono nel puzzle precario
fin quando a sera inzuppate di rugiada
trovano pace ai bordi di cunette
consegnandosi al macero
Sui rami i corvi paiono
macchie d’inchiostro a brutte copie
e folate di vento sbuffi d’asciugo
di scolari svogliati
a rigori di compiti,
premure,lungimiranze d’adulti
Sui tetti rinverdiscono chiazze di muschio
porri di speranze
al circostante che lento saluta
sotto grigio marmo del cielo
che cala dai monti
spronando avamposti di nebbia
Voci lontane
impatti tra scoppi di gola
e implori cacciati da nuvole nere
umori in attesa a ritornare alla fonte
Speranza a un angolo,
tremule acerbe bocche incollate
riscaldano due bucaneve
esplosi dal petto
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
EPITAFFIO COMUNISTA
Fiero ai raggi x al torace
appariva sempre una falce
incrociata a un martello
-A recalcitrante ingresso di banca
suonava il metal detector
e quando passava in un campo di grano
questo si piegava in riverenza
al maturo rimando
e i chiodi a omaggiarlo si piantavano
al muro da soli
..Comunista era il marchio
adirato chiedeva a ognuno
degli appropri il testamento di Dio
e a ilarità in diniego,ladro gridava
il mondo è anche degli animali
ogni croce è fermaglio simbolo
di dolore,prezzo d’ogni vita
pulsante,prova ne è il sole
che mai schiva in distinguo
un cencio da un frac
una gramigna da un fiore
-La morte,traguardo e partenza
con terrore schivata da ogni essere
alimentato ad ossigeno
-Questa lapide,infinito gradino
d'irraggiungibile regno d'utopie
ogni piolo servile dente a sorriso
a scalfire grugno del mondo
-Questo marmo,aeroporto al lascito
d'anime libere ai posteri anche se
vi decollano avare ali piombate
a mai sazie ingordigie
--------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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appariva sempre una falce
incrociata a un martello
-A recalcitrante ingresso di banca
suonava il metal detector
e quando passava in un campo di grano
questo si piegava in riverenza
al maturo rimando
e i chiodi a omaggiarlo si piantavano
al muro da soli
..Comunista era il marchio
adirato chiedeva a ognuno
degli appropri il testamento di Dio
e a ilarità in diniego,ladro gridava
il mondo è anche degli animali
ogni croce è fermaglio simbolo
di dolore,prezzo d’ogni vita
pulsante,prova ne è il sole
che mai schiva in distinguo
un cencio da un frac
una gramigna da un fiore
-La morte,traguardo e partenza
con terrore schivata da ogni essere
alimentato ad ossigeno
-Questa lapide,infinito gradino
d'irraggiungibile regno d'utopie
ogni piolo servile dente a sorriso
a scalfire grugno del mondo
-Questo marmo,aeroporto al lascito
d'anime libere ai posteri anche se
vi decollano avare ali piombate
a mai sazie ingordigie
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
RIEMPITIVI
Ignari del loro destino
appena nato scaduto
pezzi di legno
a erigere accatastati
palco ai potenti
Riempitivi
sotto intonaco
pietre nel muro
-inermi con l'anima muta
imitano al buio
riso e pianto
soppressi
Sono ultimi frutti
d'albero in scarsa abbondanza
abbattuto
in autunno corrotto
dalla stagione che segue
Riempitivi
che nessuno ricorda
al passaggio di cumulo
-scheletri accantonati
fuori da ogni preghiera
A pensarci bene
sono inchiostro
che scrive la storia
-fili d'un prato
che tutti calpestano
-lamenti fusi al vento
voci d'umori
orfani a mimiche
-reperti in attesa
del caso segugio
ai quali ognuno
svogliato può dare
facce in intuito
al tempo presente
a ogni era
-------------------------
Da: Amori Scaduti Di Un Essere Qualunque
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appena nato scaduto
pezzi di legno
a erigere accatastati
palco ai potenti
Riempitivi
sotto intonaco
pietre nel muro
-inermi con l'anima muta
imitano al buio
riso e pianto
soppressi
Sono ultimi frutti
d'albero in scarsa abbondanza
abbattuto
in autunno corrotto
dalla stagione che segue
Riempitivi
che nessuno ricorda
al passaggio di cumulo
-scheletri accantonati
fuori da ogni preghiera
A pensarci bene
sono inchiostro
che scrive la storia
-fili d'un prato
che tutti calpestano
-lamenti fusi al vento
voci d'umori
orfani a mimiche
-reperti in attesa
del caso segugio
ai quali ognuno
svogliato può dare
facce in intuito
al tempo presente
a ogni era
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Da: Amori Scaduti Di Un Essere Qualunque
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
IL DOGANIERE
Aprì la valigia
mostrò al doganiere la pelle e il destino
che coprivano un orologio
disse questo è il mio cuore
nel ventre del tempo
non me lo potete levare
Benvenuta signora
i suoi oggetti stanno alle regole
ma ha qualche cosa
di torbito agli occhi
che nasconde il freddo dell’anima
Sogno una Patria
col sole vicino
e una farfalla che duri
fino a novembre
Ripasserò al ritorno
con un diamante
al posto dell’unico dente
che mi manca al sorriso
donato in pegno
ai vicoli che mi inseguivano
Non è il mio mestiere
smentire certezze
ma già altre volte
ho visto fiori sciupati
rispediti al mittente
e nel breve tempo dell’uso
avevano vegliato salme
che recitavano i vivi
Di sicuro le offriranno un lavoro
di una o più mogli
senza l’obbligo di riscaldare
le mura
ma solo lenzuola in posti diversi
con l’incentivo dell’anonimato
Si salutarono
sotto la finta calma dell’uomo
che l’aspettava
gli aprì lo sportello
disse l’inferno è cambiato
la barca al traghetto di anime
è solo metafora ormai
Con una mano
come a voler imitare un’onda che trema
e una spada che si pianta alla terra
il finanziere senza volerlo
imitò un’abbozzo di croce
e si ricordò del poeta Virgilio
ma stavolta al confine
tra la squallida terra
e l’inferno dei vivi
--------------------------------------
Da:Voci Dall'Inferno
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mostrò al doganiere la pelle e il destino
che coprivano un orologio
disse questo è il mio cuore
nel ventre del tempo
non me lo potete levare
Benvenuta signora
i suoi oggetti stanno alle regole
ma ha qualche cosa
di torbito agli occhi
che nasconde il freddo dell’anima
Sogno una Patria
col sole vicino
e una farfalla che duri
fino a novembre
Ripasserò al ritorno
con un diamante
al posto dell’unico dente
che mi manca al sorriso
donato in pegno
ai vicoli che mi inseguivano
Non è il mio mestiere
smentire certezze
ma già altre volte
ho visto fiori sciupati
rispediti al mittente
e nel breve tempo dell’uso
avevano vegliato salme
che recitavano i vivi
Di sicuro le offriranno un lavoro
di una o più mogli
senza l’obbligo di riscaldare
le mura
ma solo lenzuola in posti diversi
con l’incentivo dell’anonimato
Si salutarono
sotto la finta calma dell’uomo
che l’aspettava
gli aprì lo sportello
disse l’inferno è cambiato
la barca al traghetto di anime
è solo metafora ormai
Con una mano
come a voler imitare un’onda che trema
e una spada che si pianta alla terra
il finanziere senza volerlo
imitò un’abbozzo di croce
e si ricordò del poeta Virgilio
ma stavolta al confine
tra la squallida terra
e l’inferno dei vivi
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Da:Voci Dall'Inferno
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PAESE (Del Mio Sud Della Vita)
Latrano i cani
sulle scie di vendette antiche
Tra maschere di muschio
le pietre nascondono la storia
di uomini annodati alle fatiche
Montagne
cumuli di destini
che negarono ogni vetta
tra l’ululare dei lupi
e il rosario delle pecore
Vecchie croci
schifate dalla ruggine
bandiere di calvari
per soste di miserie
Giunge dal matese
la bora nelle rughe
di volti a muro
per la difesa
della pace dei morti
nel silenzio ingannato
Paese come tanti
con qualche dente in più
nella terra
per il rimbalzo
e il suono muto
di una zappa
----------------------
Da:Soste Precarie
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sulle scie di vendette antiche
Tra maschere di muschio
le pietre nascondono la storia
di uomini annodati alle fatiche
Montagne
cumuli di destini
che negarono ogni vetta
tra l’ululare dei lupi
e il rosario delle pecore
Vecchie croci
schifate dalla ruggine
bandiere di calvari
per soste di miserie
Giunge dal matese
la bora nelle rughe
di volti a muro
per la difesa
della pace dei morti
nel silenzio ingannato
Paese come tanti
con qualche dente in più
nella terra
per il rimbalzo
e il suono muto
di una zappa
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Da:Soste Precarie
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Data d'iscrizione : 07.06.10
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