.........AMARCORD
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VENTO DI MAGGIO
Sbuffa il vento
tossisce umori da decifrare
s’intrecciano
s’inchinano le canne
l’erba pettinata,vibra
appaiono fiori
lampi di scena
occhi catturati
I primi nidi
testano il precario
alcuni bocciati all’esame
e striduli sconforti
impulsi a ricominciare
Convegni di fruscii
lepri ruotano
orecchie impazzite
aliti di presagi,cuori alati
allertati a sorteggi
Le tapparelle
sfiati di pianoforte
e pelle di tamburo
a suono d’incertezze
I vecchi
mettono un dito in bocca
poi l’alzano ad antenna
ascoltano la resa
misurano anni in avanti
Cani e volpi
frustati dal nulla
ritrovano il filo
tra guaioli e abbai
si riscoprono parenti
Felici ed impacciate
le ragazze a fermare gonne
ventagli a salive
-----------------------------
Da:Destini E Presagi
http://www.poetipoesia.com/autore/michael-santhers/
tossisce umori da decifrare
s’intrecciano
s’inchinano le canne
l’erba pettinata,vibra
appaiono fiori
lampi di scena
occhi catturati
I primi nidi
testano il precario
alcuni bocciati all’esame
e striduli sconforti
impulsi a ricominciare
Convegni di fruscii
lepri ruotano
orecchie impazzite
aliti di presagi,cuori alati
allertati a sorteggi
Le tapparelle
sfiati di pianoforte
e pelle di tamburo
a suono d’incertezze
I vecchi
mettono un dito in bocca
poi l’alzano ad antenna
ascoltano la resa
misurano anni in avanti
Cani e volpi
frustati dal nulla
ritrovano il filo
tra guaioli e abbai
si riscoprono parenti
Felici ed impacciate
le ragazze a fermare gonne
ventagli a salive
-----------------------------
Da:Destini E Presagi
http://www.poetipoesia.com/autore/michael-santhers/
michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
13 MAGGIO
Il cielo una lastra di ghiaccio
sulla quale ha eruttato un vulcano
e rare macchie d'azzurro, spazio sottile
che gli occhi tentano di rompere per respirare
poi a distanza tra pensieri e paure
nuvole nere,orme del diavolo
a veglia di reclusi impazziti,
è un giorno di maggio
incorniciato dalla coda d'inverno
che i sorrisi non sono riusciti a tagliare
e le rondini con pagliuzze a bruciare
La campagna,sala d'attesa ai responsi,
piante e animali hanno fretta
il ritardo sprona azzardi,incertezze
al vaglio di aspre saggezze
Fulcro di umori
all'altalena del vento,il cuore
palpita attese alla notte
lavagna dei sogni
cancellati dall'alba
------------------------------------------------------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
sulla quale ha eruttato un vulcano
e rare macchie d'azzurro, spazio sottile
che gli occhi tentano di rompere per respirare
poi a distanza tra pensieri e paure
nuvole nere,orme del diavolo
a veglia di reclusi impazziti,
è un giorno di maggio
incorniciato dalla coda d'inverno
che i sorrisi non sono riusciti a tagliare
e le rondini con pagliuzze a bruciare
La campagna,sala d'attesa ai responsi,
piante e animali hanno fretta
il ritardo sprona azzardi,incertezze
al vaglio di aspre saggezze
Fulcro di umori
all'altalena del vento,il cuore
palpita attese alla notte
lavagna dei sogni
cancellati dall'alba
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
PAESI SUL MARE
Case adagiate
e spinte sul mare
che ai piedi scava le mura
e le tinge di verde
Scogli in soccorso
arrotondati da onde
impetuose restituiscono
il pianto dei naufraghi
sotto l'omelie di gabbiani
che vorticano aureole
su sbagli di pesci
Il vento scrive
su fogli d'acqua storie infinite
catalogate da fumo e tabacco
e archiviate da barche
Galere ambulanti
su liquide tracce
le reti
accendono sorrisi e sconforti
s'aprono a ogni morte
a volte quella dei secondini
In solitudine estrema
quando il cielo è cupola
poggiata su orizzonti d'inganni
c'è sempre qualcuno
che vede una sirena
col volto che assomiglia
a una donna che l'ha rifiutato
e crede sia apparsa pentita
e cerca di sposarla
con una bottiglia di vino
Il mare è mistero
e a volte qualcuno
per disfarsi della sua vita
trasparente e banale
la regala ai fondali
-------------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
e spinte sul mare
che ai piedi scava le mura
e le tinge di verde
Scogli in soccorso
arrotondati da onde
impetuose restituiscono
il pianto dei naufraghi
sotto l'omelie di gabbiani
che vorticano aureole
su sbagli di pesci
Il vento scrive
su fogli d'acqua storie infinite
catalogate da fumo e tabacco
e archiviate da barche
Galere ambulanti
su liquide tracce
le reti
accendono sorrisi e sconforti
s'aprono a ogni morte
a volte quella dei secondini
In solitudine estrema
quando il cielo è cupola
poggiata su orizzonti d'inganni
c'è sempre qualcuno
che vede una sirena
col volto che assomiglia
a una donna che l'ha rifiutato
e crede sia apparsa pentita
e cerca di sposarla
con una bottiglia di vino
Il mare è mistero
e a volte qualcuno
per disfarsi della sua vita
trasparente e banale
la regala ai fondali
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
MAESTRALE
Gelide ire
si rincorrono,si fondono
inzuppate
suonano piante
conciano visi
elettrizzano capelli
scippano respiri
trebbiano parole
bussano ai pensieri
asserragliati negli occhi
Ghigliottine del cielo
nuvole
si giocano orologi
rintanati nelle maniche
azzittiti da starnuti
Bandiere d'ogni patria
indumenti sventolano rese
a nasi in avamposti trincerati
In mare, ingranaggi alla paura
onde ruotano
mute di lune degli oroscopi
Tetti, crocevia di ladri invisibili
entrano nelle case
rubano segreti di amori sordi
e li regalano alle voci
perse nei rumori
Croci le ali
inseguono redentori
poi s'appendono agli sguardi
e segnano quattro punti cardinali
Bocche sfuggite alla ragione
soggiogate da specchi liquidi
scambiano polvere per farina
Tossisce il domani
un lampo
fischia un gallo di ferro
sul comignolo
-chiama la pace
---------------------------------------------
Da:Soste Precarie
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si rincorrono,si fondono
inzuppate
suonano piante
conciano visi
elettrizzano capelli
scippano respiri
trebbiano parole
bussano ai pensieri
asserragliati negli occhi
Ghigliottine del cielo
nuvole
si giocano orologi
rintanati nelle maniche
azzittiti da starnuti
Bandiere d'ogni patria
indumenti sventolano rese
a nasi in avamposti trincerati
In mare, ingranaggi alla paura
onde ruotano
mute di lune degli oroscopi
Tetti, crocevia di ladri invisibili
entrano nelle case
rubano segreti di amori sordi
e li regalano alle voci
perse nei rumori
Croci le ali
inseguono redentori
poi s'appendono agli sguardi
e segnano quattro punti cardinali
Bocche sfuggite alla ragione
soggiogate da specchi liquidi
scambiano polvere per farina
Tossisce il domani
un lampo
fischia un gallo di ferro
sul comignolo
-chiama la pace
---------------------------------------------
Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
FILOSOFANDO 3
I poveri hanno consumato i sogni
e la realtà non ha alibi placebo
-le religioni ormai bruciate dalla scienza
che a sua volta sta bruciando se stessa
e la filosofia,litania ha assuefatto la ragione
-gli oroscopi sono giochi virtuali a indovinare
e si vince il credere a quelli successivi
-le droghe sono la vetta dell'inferno
osservatorio al paradiso finto
-l'amore asserve l'egoismo
la solitudine un lavoro per evitare gli altri
-la politica il tentativo di rubare onestamente
l'anarchia l'utopia di far ragionare gli istinti
-i pacifisti perdonano col dolore altrui
assolvendo i loro sbagli previsti a commetterli
-i poeti scrivono le loro follie
se le esponessero verbalmente
finirebbero al manicomio
-Quando alcuni animali saranno estinti
senza favole e metafore la fantasia
farà la stessa fine
-quando proprio disinteressati a secondi fini
gli amici si usano a scacciare la noia
-i soldi non sono altro che ali
per volare sopra la miseria
-chi sta male vuol cambiare la politica
chi sta bene vuol cambiare la politica
che vuol cambiare i propri agi
-si dice i cani assomiglino ai padroni
è vero come il popolo ai suoi governanti
-la notte è l'ombra della terra,
tanti credono sia il sonno del sole
che saggio si nasconde sperando
che al riapparire trovi meno imbecilli
-i camerieri s'immedesimano nei clienti
e finiscono col servire se stessi
sentendosi importanti schiavi di se stessi
-----------------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
www.santhers.com
e la realtà non ha alibi placebo
-le religioni ormai bruciate dalla scienza
che a sua volta sta bruciando se stessa
e la filosofia,litania ha assuefatto la ragione
-gli oroscopi sono giochi virtuali a indovinare
e si vince il credere a quelli successivi
-le droghe sono la vetta dell'inferno
osservatorio al paradiso finto
-l'amore asserve l'egoismo
la solitudine un lavoro per evitare gli altri
-la politica il tentativo di rubare onestamente
l'anarchia l'utopia di far ragionare gli istinti
-i pacifisti perdonano col dolore altrui
assolvendo i loro sbagli previsti a commetterli
-i poeti scrivono le loro follie
se le esponessero verbalmente
finirebbero al manicomio
-Quando alcuni animali saranno estinti
senza favole e metafore la fantasia
farà la stessa fine
-quando proprio disinteressati a secondi fini
gli amici si usano a scacciare la noia
-i soldi non sono altro che ali
per volare sopra la miseria
-chi sta male vuol cambiare la politica
chi sta bene vuol cambiare la politica
che vuol cambiare i propri agi
-si dice i cani assomiglino ai padroni
è vero come il popolo ai suoi governanti
-la notte è l'ombra della terra,
tanti credono sia il sonno del sole
che saggio si nasconde sperando
che al riapparire trovi meno imbecilli
-i camerieri s'immedesimano nei clienti
e finiscono col servire se stessi
sentendosi importanti schiavi di se stessi
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Da:Poesie Cialtrone
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
CERTI POSTI SUL MARE
Lo sciabordio
in certi posti di mare
è riluttanza di onde a non finire più in là
e dolore il rumore d'impatto,
sperano vento che cambi destino
toccare terra dove la gente sorride
e il progresso è di tutti
Fari e castelli
occhi e custodie di umori malvagi
oppressi da cielo che non vuole specchiarsi
vede alle spalle maquillage di volti
preparati al dolore affinchè paiono
già colpiti e li scansi
I vicoli, canne d'organo
inzaccherate d'addii
suonano il saluto degli avi
fuggiti di notte eludendo miserie
plagiate dal sonno
Rondini i turisti
portano novità già lette
confondono tradizioni e tristezze
elogiano immobilismi imprigionati
e pesci impigliati in emisferi lontani
Gusci di noci le barche
svuotate di sogni
galleggiano alla mercè d'abbocchi
sempre rari tra plastica e olio
rilucenti al sole malato
che incarognito brucia teste pelate
indotte a cappelli in speranza di vento
per scoperchiare pensieri fumanti
Si raccontano storie prive d'eroi
di guerra tra stenti e lunario
uccisero poesie innocenti
e i bambini a scuola studiarono crampi,
alcuni li capirono e adulti migrarono
Su letto di sabbia incollata da sputi
scheletri preganti
sciancate tamerici
rosicchiate da salsedine
si nutrono della libertà dei gabbiani
Qualche croce fatta di gesti
appare sonnolente nell'acqua
a foschi ricordi
---------------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
in certi posti di mare
è riluttanza di onde a non finire più in là
e dolore il rumore d'impatto,
sperano vento che cambi destino
toccare terra dove la gente sorride
e il progresso è di tutti
Fari e castelli
occhi e custodie di umori malvagi
oppressi da cielo che non vuole specchiarsi
vede alle spalle maquillage di volti
preparati al dolore affinchè paiono
già colpiti e li scansi
I vicoli, canne d'organo
inzaccherate d'addii
suonano il saluto degli avi
fuggiti di notte eludendo miserie
plagiate dal sonno
Rondini i turisti
portano novità già lette
confondono tradizioni e tristezze
elogiano immobilismi imprigionati
e pesci impigliati in emisferi lontani
Gusci di noci le barche
svuotate di sogni
galleggiano alla mercè d'abbocchi
sempre rari tra plastica e olio
rilucenti al sole malato
che incarognito brucia teste pelate
indotte a cappelli in speranza di vento
per scoperchiare pensieri fumanti
Si raccontano storie prive d'eroi
di guerra tra stenti e lunario
uccisero poesie innocenti
e i bambini a scuola studiarono crampi,
alcuni li capirono e adulti migrarono
Su letto di sabbia incollata da sputi
scheletri preganti
sciancate tamerici
rosicchiate da salsedine
si nutrono della libertà dei gabbiani
Qualche croce fatta di gesti
appare sonnolente nell'acqua
a foschi ricordi
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
IL POETA
Su sedia zoppa d'ansie
a un bar con insegna cariata
circondato da aperitivi
che non rispondevano ai pensieri
pigri a stuzzicare segnali di campane
impregnate di vapori,
annoiato il poeta
catturava il silenzio
intento a bonificare esistenze
Tremante la mano
scriveva nella memoria
inceppata sui soliti rimorsi
ma stavolta lui li fece viaggiare
verso terre dove lo stupore
culla le infanzie
Coperchio alla botola dell'anima
il cappello asservito a tre dita
intuì l'estasi
e le falde si fecero balcone ai versi
portico al viso che addormentò il grugno
S'accese il sigaro
e una catenella di fumo
a cerchio cornice a un volto
tatuato sul suo cuore
e per la prima volta
perdonato dal dolore
affacciatosi agli occhi
Aveva liberato un prezioso ricordo
chiuso in cassaforte
e se lasciava l'anima aperta
sarebbe tornato a deliziare
la poesia
-----------------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
a un bar con insegna cariata
circondato da aperitivi
che non rispondevano ai pensieri
pigri a stuzzicare segnali di campane
impregnate di vapori,
annoiato il poeta
catturava il silenzio
intento a bonificare esistenze
Tremante la mano
scriveva nella memoria
inceppata sui soliti rimorsi
ma stavolta lui li fece viaggiare
verso terre dove lo stupore
culla le infanzie
Coperchio alla botola dell'anima
il cappello asservito a tre dita
intuì l'estasi
e le falde si fecero balcone ai versi
portico al viso che addormentò il grugno
S'accese il sigaro
e una catenella di fumo
a cerchio cornice a un volto
tatuato sul suo cuore
e per la prima volta
perdonato dal dolore
affacciatosi agli occhi
Aveva liberato un prezioso ricordo
chiuso in cassaforte
e se lasciava l'anima aperta
sarebbe tornato a deliziare
la poesia
-----------------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
VECCHIO FIENILE
Ragnatele,vele di pensieri
orfani d'approdi
incollano residue pagliuzze triturate
sollevate da topi e sbatter d'ali
di gufi licenziati da presagi
Finestre paralitiche
infilzate da spade di luce
scarnificano indomiti ricordi
di vecchi bambini
quando giocavano a capriole sul fieno
e a calcarlo felicitava adulti
Giaciglio di fantasie d'adolescenti
con parrucche di lupinella e trifoglio
si dichiaravano al primo amore
con scarpe parlanti
Tegole,imbalsamate ad inseguirsi
su schiene di tavole curvate
e alcune sovrapposte
con fosso alle spalle,puntano al cielo
pregano a retrocedere
Ancora lucidato da calli
con un dente ribelle
un forcone bisturi a muggiti
in carestie d'inverno
S'avverte nell'aria
l'inquietudine degli avi
la dispensa dei ricordi
ha tarlo nelle travi
ossa di cognome
---------------------------------------------
Da:Soste Precarie
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orfani d'approdi
incollano residue pagliuzze triturate
sollevate da topi e sbatter d'ali
di gufi licenziati da presagi
Finestre paralitiche
infilzate da spade di luce
scarnificano indomiti ricordi
di vecchi bambini
quando giocavano a capriole sul fieno
e a calcarlo felicitava adulti
Giaciglio di fantasie d'adolescenti
con parrucche di lupinella e trifoglio
si dichiaravano al primo amore
con scarpe parlanti
Tegole,imbalsamate ad inseguirsi
su schiene di tavole curvate
e alcune sovrapposte
con fosso alle spalle,puntano al cielo
pregano a retrocedere
Ancora lucidato da calli
con un dente ribelle
un forcone bisturi a muggiti
in carestie d'inverno
S'avverte nell'aria
l'inquietudine degli avi
la dispensa dei ricordi
ha tarlo nelle travi
ossa di cognome
---------------------------------------------
Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
GIUGNO IN MONTAGNA
Su vecchi dirupi corrosi dal gelo
spuntano fiori di rara bellezza
impossibili coglierli per un amore
accessibili solo agli insetti
che banchettano nettare
Ruscelli al tonfo
polverizzati
e al sole diamanti in frantumi
per il pastore sognante
li regala a un antico diniego
appollaiato sul cuore
salta alla gola all'eco di un nome
che a valle raduna denti cariati
lustrati da anime rozze
Capre assaggiano gemme primizie
a ruminarle paiono ventriloque
a fauci nascoste
a tremori d'agguati
a sbadigli
Pietre muschiate
assonnate vedette
al letargo della storia
si svegliano al solletico di lucertole
che sondano stomaci vuoti
e con scatti fulminei
vibrano nell'erba il pericolo
Vecchi pagliai
ingordi di fiabe
narrate da temporali
vedono ora presagi al pianto
nuvole nere
e cadenti aspettano un dito
che li sposi a un ricordo
Qualche raglio d'asino
a voler ripetere ci sono anch'io
ma s'avverte malinconico addio
confermato dal sermone
di un trattore che trascina
l'orizzonte alle orecchie
--------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
spuntano fiori di rara bellezza
impossibili coglierli per un amore
accessibili solo agli insetti
che banchettano nettare
Ruscelli al tonfo
polverizzati
e al sole diamanti in frantumi
per il pastore sognante
li regala a un antico diniego
appollaiato sul cuore
salta alla gola all'eco di un nome
che a valle raduna denti cariati
lustrati da anime rozze
Capre assaggiano gemme primizie
a ruminarle paiono ventriloque
a fauci nascoste
a tremori d'agguati
a sbadigli
Pietre muschiate
assonnate vedette
al letargo della storia
si svegliano al solletico di lucertole
che sondano stomaci vuoti
e con scatti fulminei
vibrano nell'erba il pericolo
Vecchi pagliai
ingordi di fiabe
narrate da temporali
vedono ora presagi al pianto
nuvole nere
e cadenti aspettano un dito
che li sposi a un ricordo
Qualche raglio d'asino
a voler ripetere ci sono anch'io
ma s'avverte malinconico addio
confermato dal sermone
di un trattore che trascina
l'orizzonte alle orecchie
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
IL CAMPANILE
Svettava incontrastato
ora sorpassato
da palazzi padellati
il campanile
pastore di tegole
sostituite da catrame
Orologio e campane
fuori sintonia
ruotano polsi controllori
innescano valzer indecisi
ognuno con un piede verso l'adunata
e l'altro statico nella noia
In cima la croce
legge umori
e quanti con mani la imitano
Riunioni di rughe
corde di sermoni
suonano scadenze
che ognuno vuole regalare
Segno Divino
dall'alto su spalle d'angelo
passeri e piccioni
timbrano giacche e cappelli
escono da tasche
bandiere di resa
Oltre mezzo giorno
lancette in discesa
prendono slancio
alla risalita
e qualcuno cerca di fermarle
con un ostia sulla lingua
Il campanile
arbitro di palloni
flagello di schiamazzi
spia del tempo
segnala scadenze e vagiti
-----------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
ora sorpassato
da palazzi padellati
il campanile
pastore di tegole
sostituite da catrame
Orologio e campane
fuori sintonia
ruotano polsi controllori
innescano valzer indecisi
ognuno con un piede verso l'adunata
e l'altro statico nella noia
In cima la croce
legge umori
e quanti con mani la imitano
Riunioni di rughe
corde di sermoni
suonano scadenze
che ognuno vuole regalare
Segno Divino
dall'alto su spalle d'angelo
passeri e piccioni
timbrano giacche e cappelli
escono da tasche
bandiere di resa
Oltre mezzo giorno
lancette in discesa
prendono slancio
alla risalita
e qualcuno cerca di fermarle
con un ostia sulla lingua
Il campanile
arbitro di palloni
flagello di schiamazzi
spia del tempo
segnala scadenze e vagiti
-----------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
UN NOME SENZA LETTERE
Porta ancora il nome
che disertò l'anagrafe,
non bussa più nessuno alla sua porta
ormai lapide dei sogni,
sul volto il tempo
s'è preso il dazio tutto d'un colpo
e gli occhi sono bacheca
stracolma di specchi
che si rendono il nulla
incorniciati dalle rughe,
nessuno affitta più
una stanza nella sua mente
e gli ultimi compensi
ricevuti per non ricordare
Su una foto in bianco e nero
un sorriso che fu di tutti
e ognuno credette per lui solo,
i mercanti lo girarono alle ore
e la fretta lo mummificò
In un cassetto che contò i saluti
anelli che non ebbero mai dita
nel vago morirono di promesse
aspettano di sposarsi su una fiamma
Squilli al telefono
di pensieri senza voce
a rispondere uno sguardo al muro
come a dire è già ieri ciò che verrà
Pranzo e cena
stazioni di champagne
ora due simulazioni a parlare
due soli numeri d' orologio obeso
senza lancette
appeso al declino
Finalmente il vero nome
sarà letto per non essere ricordato
in una vita che tutti sanno
-------------------------------------------
Da : Destini E Presagi
www.santhers.com
che disertò l'anagrafe,
non bussa più nessuno alla sua porta
ormai lapide dei sogni,
sul volto il tempo
s'è preso il dazio tutto d'un colpo
e gli occhi sono bacheca
stracolma di specchi
che si rendono il nulla
incorniciati dalle rughe,
nessuno affitta più
una stanza nella sua mente
e gli ultimi compensi
ricevuti per non ricordare
Su una foto in bianco e nero
un sorriso che fu di tutti
e ognuno credette per lui solo,
i mercanti lo girarono alle ore
e la fretta lo mummificò
In un cassetto che contò i saluti
anelli che non ebbero mai dita
nel vago morirono di promesse
aspettano di sposarsi su una fiamma
Squilli al telefono
di pensieri senza voce
a rispondere uno sguardo al muro
come a dire è già ieri ciò che verrà
Pranzo e cena
stazioni di champagne
ora due simulazioni a parlare
due soli numeri d' orologio obeso
senza lancette
appeso al declino
Finalmente il vero nome
sarà letto per non essere ricordato
in una vita che tutti sanno
-------------------------------------------
Da : Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
CAMIONISTI
Fuori i bisonti dormono
bendati da Santi e calendari
hanno ingoiato pianure
e ruttati alle salite
Al ristorante
il vino accorcia distanze
e un donna raccolta
vale un pasto
Si raccontano geografie,
mappe sulle facce
segnate da schiene e sorrisi
indicano capolinea d'arrivederci
Su scala da uno a mille
il cameriere replica chilometri
che non ha potuto mai fare
poi li scrive in brutta copia
li legge ad alta voce
li appende a un eco
Dialetti in guerra
armistizi nel piatto
sigarette bandiere bianche
e una TV che rilancia
Domani
corde di catrame
legano abitudini
e un cerchio tra le mani
ruota paesaggi
in giostra d'orizzonte
oliata da caffè
fermata da sbadigli
Voce della notte
s'appisola nei claxon
tra assensi
prigionieri degli occhi
--------------------------------------
Da:Soste Precarie
www.santhers.com
bendati da Santi e calendari
hanno ingoiato pianure
e ruttati alle salite
Al ristorante
il vino accorcia distanze
e un donna raccolta
vale un pasto
Si raccontano geografie,
mappe sulle facce
segnate da schiene e sorrisi
indicano capolinea d'arrivederci
Su scala da uno a mille
il cameriere replica chilometri
che non ha potuto mai fare
poi li scrive in brutta copia
li legge ad alta voce
li appende a un eco
Dialetti in guerra
armistizi nel piatto
sigarette bandiere bianche
e una TV che rilancia
Domani
corde di catrame
legano abitudini
e un cerchio tra le mani
ruota paesaggi
in giostra d'orizzonte
oliata da caffè
fermata da sbadigli
Voce della notte
s'appisola nei claxon
tra assensi
prigionieri degli occhi
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Da:Soste Precarie
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Data d'iscrizione : 07.06.10
ABBANDONI
Campagne abbandonate
gli ultimi vecchi hanno visto
partire figli per città immaginate
e poi sono tornati
solo per l'ultimo Natale
innevato a saluti
Sacrifici di generazioni
per cucire fazzoletti di terra
che hanno perso confini
e da lenzuola Arlecchino
divenute amaca del cielo
L'erba ha divorato selciati
l'edera fa da cappotto ai muri
il muschio calendario degli addii
vasi assetati,reliquie a stagioni
Finestre col broncio
prive di ricompensa di vernice
suonano il vento a topi intrusi
Vecchie antenne captano il silenzio
trasmesso al declino
sperano nei fulmini
ad accendere ricordi fuggiti
Senza briciole dei bambini
e del pane sputato da tosse dei vecchi
i passeri sono andati via
e qualcuno rimasto si toglie qualche piuma
sperando sia letto a mosche
da catturare nel sonno da noia
Qualche cartello-VENDESI-
alibi a tornare
e speranza a rimando d'acquirenti
ma nessuno compra spoglie
d' abbandoni tristi
Ruderi il nome
pietre sparse
ultima semina
che mai germoglierà
----------------------------------------------
Da:Pietre E Utopie
www.santhers.com
gli ultimi vecchi hanno visto
partire figli per città immaginate
e poi sono tornati
solo per l'ultimo Natale
innevato a saluti
Sacrifici di generazioni
per cucire fazzoletti di terra
che hanno perso confini
e da lenzuola Arlecchino
divenute amaca del cielo
L'erba ha divorato selciati
l'edera fa da cappotto ai muri
il muschio calendario degli addii
vasi assetati,reliquie a stagioni
Finestre col broncio
prive di ricompensa di vernice
suonano il vento a topi intrusi
Vecchie antenne captano il silenzio
trasmesso al declino
sperano nei fulmini
ad accendere ricordi fuggiti
Senza briciole dei bambini
e del pane sputato da tosse dei vecchi
i passeri sono andati via
e qualcuno rimasto si toglie qualche piuma
sperando sia letto a mosche
da catturare nel sonno da noia
Qualche cartello-VENDESI-
alibi a tornare
e speranza a rimando d'acquirenti
ma nessuno compra spoglie
d' abbandoni tristi
Ruderi il nome
pietre sparse
ultima semina
che mai germoglierà
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Da:Pietre E Utopie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
DAL BARBIERE
In fila dal barbiere chirurgo di noia,
seduti sul marciapiede grasso di raucedini
e gomme Americane cimeli di parole vuote,
impiegati Statali sonnecchianti
stanchi di ponti al calendario
hanno con rammarico disertato il lavoro
e assoldato Rumeni e Bulgari
con cinghie e ventagli a parare mosche
che puntano dritto agli occhi
a volerli accecare su un pentimento,
parlano di politica mentre su un tavolo
un giornale sportivo mosso dall'aria
delle cinghiate tenta invano di sfogliarsi
per calamitare sguardi su nuovi discorsi
e fermare invettive sul mal governo
Spezza la calura una sirena della finanza
raggela l'atmosfera oziosa
dipinge panico sui volti desti
e come gregge punto al calpestio d'alveare
entrano nel salone a nascondersi dietro una rivista
o al bagno a simulare una pisciata
Gong dal campanile
a scacciare il pericolo,
si prende il trono il sole
e sul mezzogiorno brucia le ombre
ma una tenda ricostruisce la scena
bagnata da aperitivi chimici
e resa trasognante dal fumo di sigarette
Nell'aria odori di zuppe e arrosti
accelerano le forbici
nervose fanno qualche fosso nei capelli
tra risate e bestemmie
che promettono di pacificarsi al pomeriggio
-------------------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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seduti sul marciapiede grasso di raucedini
e gomme Americane cimeli di parole vuote,
impiegati Statali sonnecchianti
stanchi di ponti al calendario
hanno con rammarico disertato il lavoro
e assoldato Rumeni e Bulgari
con cinghie e ventagli a parare mosche
che puntano dritto agli occhi
a volerli accecare su un pentimento,
parlano di politica mentre su un tavolo
un giornale sportivo mosso dall'aria
delle cinghiate tenta invano di sfogliarsi
per calamitare sguardi su nuovi discorsi
e fermare invettive sul mal governo
Spezza la calura una sirena della finanza
raggela l'atmosfera oziosa
dipinge panico sui volti desti
e come gregge punto al calpestio d'alveare
entrano nel salone a nascondersi dietro una rivista
o al bagno a simulare una pisciata
Gong dal campanile
a scacciare il pericolo,
si prende il trono il sole
e sul mezzogiorno brucia le ombre
ma una tenda ricostruisce la scena
bagnata da aperitivi chimici
e resa trasognante dal fumo di sigarette
Nell'aria odori di zuppe e arrosti
accelerano le forbici
nervose fanno qualche fosso nei capelli
tra risate e bestemmie
che promettono di pacificarsi al pomeriggio
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Da:Poesie Cialtrone
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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IL SUONATORE
Occhiali scheggiati
un occhio allenato guercio,
ceppi a contare sciagure la barba
geografia politica il vestito
appigli al verricello di parole
denti ingialliti dal fumo,
dinoccolato s'aggira tra i tavoli
con una fisarmonica,galera di note
che evadono in spifferi fischianti
costretti a nascondersi nelle orecchie
S'avvicina a una ragazza
figlia d'armistizio tra sole e luna
fiore ridente alla prima farfalla,
le dedica una canzone
e il suono s'armonizza al suo sorriso,
le note zoppe s'alano all'incanto
e i presenti estasiati al miracolo
La ragazza con angelica grazia
estrae una moneta
la porge al suonatore,
lui la calca sul cuore
s'aggiusta la lingua
lima di consonanti
dice è il mio passaporto
per varcare il confine tra mente e anima
La musica s'interrompe
e quando la prova a un altro tavolo
un rumore di fruste
costringe mani a pararsi all'udito
----------------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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un occhio allenato guercio,
ceppi a contare sciagure la barba
geografia politica il vestito
appigli al verricello di parole
denti ingialliti dal fumo,
dinoccolato s'aggira tra i tavoli
con una fisarmonica,galera di note
che evadono in spifferi fischianti
costretti a nascondersi nelle orecchie
S'avvicina a una ragazza
figlia d'armistizio tra sole e luna
fiore ridente alla prima farfalla,
le dedica una canzone
e il suono s'armonizza al suo sorriso,
le note zoppe s'alano all'incanto
e i presenti estasiati al miracolo
La ragazza con angelica grazia
estrae una moneta
la porge al suonatore,
lui la calca sul cuore
s'aggiusta la lingua
lima di consonanti
dice è il mio passaporto
per varcare il confine tra mente e anima
La musica s'interrompe
e quando la prova a un altro tavolo
un rumore di fruste
costringe mani a pararsi all'udito
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Da:Sorrisi Pignorati
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
PROVE D'ESTATE
La gente pranza
sui balconi ai piani alti
e guarda sotto quelli al guinzaglio
dei fumi in surplus al vento
qualcuno ascolta le cicale e sparecchia
per paura di finire come loro in inverno
Non affrettavi ce n'è per tutti
urla il venditore di cocomeri
senza nessun cliente,isolato come appestato
ma poi qualche curioso s'avvicina
e così man mano anche altri
fin quando accerchiato incomincia a vendere
La calura balla sull'asfalto
deforma i turisti adocchiati dalle volpi
che non si curano dei cani
intenti a fare da termometro con la lingua
e a captare brutti intenti con la coda
Nel traffico s'odono preghiere alternative
e spesso invitano ad andare in altro posto
che ognuno ignaro si porta dietro
Promiscuo letto il mare accoglie orge
che in altri luoghi sarebbero solitudini
In lontananza una barca
in solitaria regata organizzata da Noè
porta a spasso una sola specie
mentre a riva ognuno si dà una razza
Qualche claxon fa l'appello
e alcuni rispondono mimando
un'anfora in cocci tra le gambe
oppure puntando al cielo indice e mignolo
sostenuti da labiali tendenti a sbuffi
Rovente sul campanile
la croce s'inchina a supplicare un temporale
ma in giro l'unica nuvola
pare una spugna d'invettive
da portare al vaglio del Divino
-------------------------------------------------------
Da:Soste Precarie
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sui balconi ai piani alti
e guarda sotto quelli al guinzaglio
dei fumi in surplus al vento
qualcuno ascolta le cicale e sparecchia
per paura di finire come loro in inverno
Non affrettavi ce n'è per tutti
urla il venditore di cocomeri
senza nessun cliente,isolato come appestato
ma poi qualche curioso s'avvicina
e così man mano anche altri
fin quando accerchiato incomincia a vendere
La calura balla sull'asfalto
deforma i turisti adocchiati dalle volpi
che non si curano dei cani
intenti a fare da termometro con la lingua
e a captare brutti intenti con la coda
Nel traffico s'odono preghiere alternative
e spesso invitano ad andare in altro posto
che ognuno ignaro si porta dietro
Promiscuo letto il mare accoglie orge
che in altri luoghi sarebbero solitudini
In lontananza una barca
in solitaria regata organizzata da Noè
porta a spasso una sola specie
mentre a riva ognuno si dà una razza
Qualche claxon fa l'appello
e alcuni rispondono mimando
un'anfora in cocci tra le gambe
oppure puntando al cielo indice e mignolo
sostenuti da labiali tendenti a sbuffi
Rovente sul campanile
la croce s'inchina a supplicare un temporale
ma in giro l'unica nuvola
pare una spugna d'invettive
da portare al vaglio del Divino
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Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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L'EMIGRANTE
Il treno una freccia
bucava paesaggi
mentre i pensieri
sfrecciavano al contrario
e quando arrivò
in un posto sconosciuto
il cuore s'era dileguato
al capolinea da dov'era partito,
Nella valigia un presepe di salumi
l'espose su una panca
e un gendarme rigoroso
con mitraglia di conosonanti
l'accusò di blasfemia
poi con la bocca gli rifece
il nome sul passaporto
e su un biglietto un indirizzo
per ricongiungersi a se stesso
Mentre vagava
osservò una rondine,
la sentì cantare
nella stessa lingua
di quelle che aveva lasciato
-sorrise nel pianto,
un tram lo arruolò al caos
una coppola vagante
gli ricordò le pecore
e un dialetto, belati saluti
-------------------------------------
Da:Soste Precarie
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bucava paesaggi
mentre i pensieri
sfrecciavano al contrario
e quando arrivò
in un posto sconosciuto
il cuore s'era dileguato
al capolinea da dov'era partito,
Nella valigia un presepe di salumi
l'espose su una panca
e un gendarme rigoroso
con mitraglia di conosonanti
l'accusò di blasfemia
poi con la bocca gli rifece
il nome sul passaporto
e su un biglietto un indirizzo
per ricongiungersi a se stesso
Mentre vagava
osservò una rondine,
la sentì cantare
nella stessa lingua
di quelle che aveva lasciato
-sorrise nel pianto,
un tram lo arruolò al caos
una coppola vagante
gli ricordò le pecore
e un dialetto, belati saluti
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Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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IL BRACIERE
In inverno
cuscino squarciato il cielo
perdeva piume bianche
paracadute a sogni
rispediti ai mittenti
Nella stanza,spugna a segreti
intorno a un braciere
di nera ghisa
si riunivano comare
con scialli sulle spalle
Parlavano d'amori combinati
da combinare
seriose con ilarità pinzate
lungi da malelingue
rifacevano vite al peggio
alate a dispetto
e zavorrate da giudizi
mai partivano al sublime
e poi dispiaciute a biasimarle
al che i carboni adirati
si svestivano di cenere
armavano il rossore
accelerando combustione
e a smuovere tosse
segnalibro a discussione
pausa a carpire allusioni
Benevole ripartenza
schivava precedenti
riprendeva omesso salato,
parole divenivano pugnali zuccherati
A distanza tra un sogno
e la paura a vederlo carpito
qualche donzella a sferruzzare
una dote alla noia di facciata
faceva un giro di caffè
e le anime liberavano pudori
a fantasie piccanti
In disparte,io in età nella quale
incominciavo a dichiarare
peccati all'angelo
e mettevo in fila salive in gola
la notte abbracciavo
qualche voce narrante
per raffreddare pensieri incendiati
---------------------------------------
Da:Pietre E Utopie
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cuscino squarciato il cielo
perdeva piume bianche
paracadute a sogni
rispediti ai mittenti
Nella stanza,spugna a segreti
intorno a un braciere
di nera ghisa
si riunivano comare
con scialli sulle spalle
Parlavano d'amori combinati
da combinare
seriose con ilarità pinzate
lungi da malelingue
rifacevano vite al peggio
alate a dispetto
e zavorrate da giudizi
mai partivano al sublime
e poi dispiaciute a biasimarle
al che i carboni adirati
si svestivano di cenere
armavano il rossore
accelerando combustione
e a smuovere tosse
segnalibro a discussione
pausa a carpire allusioni
Benevole ripartenza
schivava precedenti
riprendeva omesso salato,
parole divenivano pugnali zuccherati
A distanza tra un sogno
e la paura a vederlo carpito
qualche donzella a sferruzzare
una dote alla noia di facciata
faceva un giro di caffè
e le anime liberavano pudori
a fantasie piccanti
In disparte,io in età nella quale
incominciavo a dichiarare
peccati all'angelo
e mettevo in fila salive in gola
la notte abbracciavo
qualche voce narrante
per raffreddare pensieri incendiati
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Da:Pietre E Utopie
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BESTIARIO
In Italia il numero dei maghi
supera il numero delle fatture
Per scovare impiegati Statali
non serve la finanza
basterebbe mettere una taglia
e il premio sarebbe prendere il loro posto
Con tutte le condanne agli arrosti domiciliari
sono sorte migliaia di fabbriche di barbecue
ma ormai i sindacati avallano lo sfruttamento
e non sono aumentati posti di lavoro
Una guardia carceraria passa un quarto
della sua vita in galera
senza aver commesso nessun reato
Le donne si sentono a loro agio
quando sono ben truccate
rendendo pari l'anima al volto
Una volta cani e gatti erano nemici
ora d'amore e d'accordo allo stesso piatto
hanno imparato dai politici
Fra qualche secolo non si vedrà più una stella
da duemila anni la chiesa sta cementificando il cielo
costruendo lussuose dimore per i suoi adepti
A scuola mi piaceva Filo Sofia
ma lei non mi filava,amava un altro
perciò fui bocciato e abbandonai gli studi
col risultato di non saper andare oltre
le suddette pagliacciate scritte
Buon giorno è augurio
ma non si dice se piove
a chi è senza ombrello
mentre a presto arrivederci non andrebbe detto
a chi ha del lavoro arretrato
su cui incombe una penale oltre la scadenza
----------------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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supera il numero delle fatture
Per scovare impiegati Statali
non serve la finanza
basterebbe mettere una taglia
e il premio sarebbe prendere il loro posto
Con tutte le condanne agli arrosti domiciliari
sono sorte migliaia di fabbriche di barbecue
ma ormai i sindacati avallano lo sfruttamento
e non sono aumentati posti di lavoro
Una guardia carceraria passa un quarto
della sua vita in galera
senza aver commesso nessun reato
Le donne si sentono a loro agio
quando sono ben truccate
rendendo pari l'anima al volto
Una volta cani e gatti erano nemici
ora d'amore e d'accordo allo stesso piatto
hanno imparato dai politici
Fra qualche secolo non si vedrà più una stella
da duemila anni la chiesa sta cementificando il cielo
costruendo lussuose dimore per i suoi adepti
A scuola mi piaceva Filo Sofia
ma lei non mi filava,amava un altro
perciò fui bocciato e abbandonai gli studi
col risultato di non saper andare oltre
le suddette pagliacciate scritte
Buon giorno è augurio
ma non si dice se piove
a chi è senza ombrello
mentre a presto arrivederci non andrebbe detto
a chi ha del lavoro arretrato
su cui incombe una penale oltre la scadenza
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Da:Poesie Cialtrone
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VECCHI AL MARE
Collana di pietre al collo
anni tirano sguardi a terra
poi s'arrampicano a un giornale
s'incollano con bava e starnuti
sulla pagina, riposano nel ieri
rinvigoriti guardano ragazze
carne fresca
e gli ultimi denti
chiodi nei ricordi
Mettono tagliole
dimenticandole
e a girarsi rimangono intrappolati,
a liberarsi la parola chiave
all'anagrafe
Indossano occhiali scuri
su binocoli al rovescio
e nell'anima un temporale
mendica acqua agli occhi
Qualcuno sussurra
ai tempi nostri
i pensieri si frantumavano
a un ginocchio
e la fantasia li raccoglieva
vendendoli al delirio
Taxi pagato da acciacchi
il sole fa il suo giro breve
per farli risparmiare
e li scende al tramonto
Nel mare ogni onda
pagina cancellata
da riscrivere con riflessi di sorrisi
sotto orologi invisibili
disegnati da gabbiani
a ricordare lo sfratto del tempo
-----------------------------------------
Da:Soste Precarie
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anni tirano sguardi a terra
poi s'arrampicano a un giornale
s'incollano con bava e starnuti
sulla pagina, riposano nel ieri
rinvigoriti guardano ragazze
carne fresca
e gli ultimi denti
chiodi nei ricordi
Mettono tagliole
dimenticandole
e a girarsi rimangono intrappolati,
a liberarsi la parola chiave
all'anagrafe
Indossano occhiali scuri
su binocoli al rovescio
e nell'anima un temporale
mendica acqua agli occhi
Qualcuno sussurra
ai tempi nostri
i pensieri si frantumavano
a un ginocchio
e la fantasia li raccoglieva
vendendoli al delirio
Taxi pagato da acciacchi
il sole fa il suo giro breve
per farli risparmiare
e li scende al tramonto
Nel mare ogni onda
pagina cancellata
da riscrivere con riflessi di sorrisi
sotto orologi invisibili
disegnati da gabbiani
a ricordare lo sfratto del tempo
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Da:Soste Precarie
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Data d'iscrizione : 07.06.10
CHIESA ABBANDONATA
Chiesa abbandonata
stazione di preghiere
tornate indietro dal capolinea
a nascondersi in soffitta
Patina di muffa
su Santi mutilati
e angeli addormentati sul muschio
con ali trespoli d'uccelli
Sull'altare un topo
finto agnello rosicchia
peccati duri come pietra
Ossidato un calice
sul bordo una mezzaluna
a ricordare la bocca del prete
Sbatter d'ali,piccioni
a voler scongelare mimiche
imbalsamate in implori sterili
e da una lama di luce
s'avvita polvere
forfora d'omelie
Pavimento ribelle
monito a piedi dileguati
non meritarono l'appoggio
S'avvertono respiri alle spalle
nel morbido umido silenzio
tenta stirare
il velo su anime sconfitte
persero redenzione
Fuori,radici d'alberi
strozzano il portone
punito
mai si chiuse a blasfemi
Squarcio di fulmine
campana girata
a megafono del vento
invettive di morti
ulularono ai peccati
----------------------------------------
Da:Soste Precarie
www.santhers.com
stazione di preghiere
tornate indietro dal capolinea
a nascondersi in soffitta
Patina di muffa
su Santi mutilati
e angeli addormentati sul muschio
con ali trespoli d'uccelli
Sull'altare un topo
finto agnello rosicchia
peccati duri come pietra
Ossidato un calice
sul bordo una mezzaluna
a ricordare la bocca del prete
Sbatter d'ali,piccioni
a voler scongelare mimiche
imbalsamate in implori sterili
e da una lama di luce
s'avvita polvere
forfora d'omelie
Pavimento ribelle
monito a piedi dileguati
non meritarono l'appoggio
S'avvertono respiri alle spalle
nel morbido umido silenzio
tenta stirare
il velo su anime sconfitte
persero redenzione
Fuori,radici d'alberi
strozzano il portone
punito
mai si chiuse a blasfemi
Squarcio di fulmine
campana girata
a megafono del vento
invettive di morti
ulularono ai peccati
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Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
AVATAR
La gente non ride più,
qualcuno che ci prova
è per dare un pò luce ai denti
pensionati dietro le labbra
secondini a umori neri
I comici sono diventati tristi
strappano qualche sorriso
nel tentativo goffo di sembrare allegri
Le famiglie si parlano con la televisione
poi si isolano nei programmi
sognano a occhi aperti
non dormono la notte
per non indispettire il mattino
pronto a interrogarli
sulla realtà trascurata
Oggi tutti hanno un cane
è l'unico che dice sempre si,
copia lo stato d'animo
e qualche raro diniego
si può sempre forzare
Ognuno ha un avatar
nessuno è se stesso
in due vite parallele
una per peccare
l'altra per non farsi trovare
e il Supremo raro a voler
esaudire una preghiera
a volte sbaglia beneficiario
I figli pezze a riparare
agli scogli la nave dei padri
ciechi a ogni bussola
ma di scarsa incontrollata fattura
inutili alla falla
A ogni costo vanno in ferie
e spesso è solo l'avatar
a gioire all'ambito riposo
e tornano a casa con anima tetra
mal dicendo la carcassa
stanca ad averlo a zonzo portato
----------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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qualcuno che ci prova
è per dare un pò luce ai denti
pensionati dietro le labbra
secondini a umori neri
I comici sono diventati tristi
strappano qualche sorriso
nel tentativo goffo di sembrare allegri
Le famiglie si parlano con la televisione
poi si isolano nei programmi
sognano a occhi aperti
non dormono la notte
per non indispettire il mattino
pronto a interrogarli
sulla realtà trascurata
Oggi tutti hanno un cane
è l'unico che dice sempre si,
copia lo stato d'animo
e qualche raro diniego
si può sempre forzare
Ognuno ha un avatar
nessuno è se stesso
in due vite parallele
una per peccare
l'altra per non farsi trovare
e il Supremo raro a voler
esaudire una preghiera
a volte sbaglia beneficiario
I figli pezze a riparare
agli scogli la nave dei padri
ciechi a ogni bussola
ma di scarsa incontrollata fattura
inutili alla falla
A ogni costo vanno in ferie
e spesso è solo l'avatar
a gioire all'ambito riposo
e tornano a casa con anima tetra
mal dicendo la carcassa
stanca ad averlo a zonzo portato
----------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
EUROPEI
Europei
sterminarono milioni di Indiani
Inca,Aztechi,Maya
si stabilirono sulle loro terre
ricchi proliferarono,
con la favola dell'agnello
che a valle intorbidiva
a monte l'acqua al lupo
giustificarono massacri
-in Africa resero schiavi fino a ieri i negri
li incatenarono,torturarono,umiliarono
valevano meno dei cani,
si presero oro,argento,diamanti
legname,animali, petrolio
-Oggi la storia presenta il conto
i lontani figli dei pochi che sopravvisero
a milioni depredati,affamati
assetati sbarcano clandestini
sul vecchio ingordo grasso continente
alle prese con cure dimagranti
e filosofie salottiere,
un giorno non lontano
quando il sole rinnegherà le stagioni
la luna restituirà dolori specchiati
le stelle smaltiranno implori
e le nuvole si poseranno sui deserti
di terre e coscienze,per rendere giardini
fra secoli l'approdo inverso,
si riprenderanno lentamente il mal tolto
-secoli di rabbia non possono essere sedati
con elemosine, religioni e panacee varie
Vedi signora snob e capricciosa
le pellicce di tigre e pantera
prima o poi ti morderanno
e i diamanti che ostenti saranno
ultimi proiettili a difesa di vanità
Oh! gente che arrivate
non m'opporrò alla restituzione
ma regalatemi l'ultimo albero in Amazzonia
per l'ossigeno affinchè il cervello
sia lucido alla resa
---------------------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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sterminarono milioni di Indiani
Inca,Aztechi,Maya
si stabilirono sulle loro terre
ricchi proliferarono,
con la favola dell'agnello
che a valle intorbidiva
a monte l'acqua al lupo
giustificarono massacri
-in Africa resero schiavi fino a ieri i negri
li incatenarono,torturarono,umiliarono
valevano meno dei cani,
si presero oro,argento,diamanti
legname,animali, petrolio
-Oggi la storia presenta il conto
i lontani figli dei pochi che sopravvisero
a milioni depredati,affamati
assetati sbarcano clandestini
sul vecchio ingordo grasso continente
alle prese con cure dimagranti
e filosofie salottiere,
un giorno non lontano
quando il sole rinnegherà le stagioni
la luna restituirà dolori specchiati
le stelle smaltiranno implori
e le nuvole si poseranno sui deserti
di terre e coscienze,per rendere giardini
fra secoli l'approdo inverso,
si riprenderanno lentamente il mal tolto
-secoli di rabbia non possono essere sedati
con elemosine, religioni e panacee varie
Vedi signora snob e capricciosa
le pellicce di tigre e pantera
prima o poi ti morderanno
e i diamanti che ostenti saranno
ultimi proiettili a difesa di vanità
Oh! gente che arrivate
non m'opporrò alla restituzione
ma regalatemi l'ultimo albero in Amazzonia
per l'ossigeno affinchè il cervello
sia lucido alla resa
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Da:Poesie Cialtrone
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
CALURA
Bolle l'aria sulle macchine
custodie di anime
vendute al diavolo
per andare al mare
lavatoio di deliri
addomesticati durante l'anno
Recitano mantra di suicidio
le cicale
bevute da occhi assenti di bambini
accaldati mettono frecce
al vento dai finestrini
e irti i capelli disperdono angustie
pressate da adulti
L'odore d'asfalto
prepara nasi pomatati
di li' a poco bussole di capriole
su scie di sproloqui
Saluti e titoli
sotto cupole arlecchino
ai nuovi arrivi,
rievocazioni d'acciacchi e cartoline
e fasulli elogi a facce
sfuggite al tempo
sorridente al dinoccolare presagio
Signore fatte a cotolette
in attesa di cucinarsi dorate
orientano specchi
riflettono spade d'argento
che infilzano anni corrotti da creme
Gabbiani pasteggiano
a vuoto panini srotolati
fisarmoniche del silenzio
atteso da dotti confinanti
che ostentano il sapere
stipato in lucide copertine
Su finte sonnolenze
schizzi d'acqua e granelli di sabbia
di qualche pollo,si crede aquila
aggirandosi tra spiedi roventi
con teste pezzate
--------------------------------------
Da : Destini E Presagi
www.santhers.com
custodie di anime
vendute al diavolo
per andare al mare
lavatoio di deliri
addomesticati durante l'anno
Recitano mantra di suicidio
le cicale
bevute da occhi assenti di bambini
accaldati mettono frecce
al vento dai finestrini
e irti i capelli disperdono angustie
pressate da adulti
L'odore d'asfalto
prepara nasi pomatati
di li' a poco bussole di capriole
su scie di sproloqui
Saluti e titoli
sotto cupole arlecchino
ai nuovi arrivi,
rievocazioni d'acciacchi e cartoline
e fasulli elogi a facce
sfuggite al tempo
sorridente al dinoccolare presagio
Signore fatte a cotolette
in attesa di cucinarsi dorate
orientano specchi
riflettono spade d'argento
che infilzano anni corrotti da creme
Gabbiani pasteggiano
a vuoto panini srotolati
fisarmoniche del silenzio
atteso da dotti confinanti
che ostentano il sapere
stipato in lucide copertine
Su finte sonnolenze
schizzi d'acqua e granelli di sabbia
di qualche pollo,si crede aquila
aggirandosi tra spiedi roventi
con teste pezzate
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Da : Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
VILLA CONTESSA PERICLE DEGLI AZZARDI
-Carapace vuoto rovesciato, il tetto
-scaglie arpionate le tegole
-trespolo di corvi il camino
-ombelico tra pieghe di grasso
il campanello morsicò l'ultimo dito
-geografia d'altri mondi l'intonaco
-scorpacciate di ruggine il cancello
-orbite senz'occhi le finestre
-ali monche implume i balconi
-Il secolare cedro, un vecchio triste
inciampato all'addio sull'orizzonte
-erba e fiori addormentati nell'orgia
tra vasi a calici rovesciati
-due statue muschiate con l'indice all'infinito
a voler indicare colpevoli al degrado
il tutto musicato da fruscii, sbatter d'ali
e schiaffi del vento, fischiante
come pastore dopo razzie di lupi
disperato raduna pecore atterrite
-Nel salone sul dipinto rosicchiato
e ovattato da muffa, sorride al vuoto
coi pensieri al circo delle stelle
e i desideri sulla giostra dei capricci
la contessa sotto un parasole dorato
mentre il vestito bianco ricamato
azzannato dai rifiuti di ammiratori
in mille inchini furono ridicoli
-Ai piani di sopra raggiungibili
con scale di solo andata
invisibile passeggia la morte
ansimante con alito puzzolente
-L'ultima voce fu un addio
l'ultimo saluto a una croce
-Unici eredi da cercare
in innumerevoli promesse
in vanità mai mantenute
-compito del notaio che dal cielo
li sta cercando
--------------------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
-scaglie arpionate le tegole
-trespolo di corvi il camino
-ombelico tra pieghe di grasso
il campanello morsicò l'ultimo dito
-geografia d'altri mondi l'intonaco
-scorpacciate di ruggine il cancello
-orbite senz'occhi le finestre
-ali monche implume i balconi
-Il secolare cedro, un vecchio triste
inciampato all'addio sull'orizzonte
-erba e fiori addormentati nell'orgia
tra vasi a calici rovesciati
-due statue muschiate con l'indice all'infinito
a voler indicare colpevoli al degrado
il tutto musicato da fruscii, sbatter d'ali
e schiaffi del vento, fischiante
come pastore dopo razzie di lupi
disperato raduna pecore atterrite
-Nel salone sul dipinto rosicchiato
e ovattato da muffa, sorride al vuoto
coi pensieri al circo delle stelle
e i desideri sulla giostra dei capricci
la contessa sotto un parasole dorato
mentre il vestito bianco ricamato
azzannato dai rifiuti di ammiratori
in mille inchini furono ridicoli
-Ai piani di sopra raggiungibili
con scale di solo andata
invisibile passeggia la morte
ansimante con alito puzzolente
-L'ultima voce fu un addio
l'ultimo saluto a una croce
-Unici eredi da cercare
in innumerevoli promesse
in vanità mai mantenute
-compito del notaio che dal cielo
li sta cercando
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Da:Sorrisi Pignorati
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