.........AMARCORD
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NOTTE DI POETI
I ricordi abbaiano
all’eco nella valle
in una notte senza senso
dove anche i ladri nauseati
dalla refurtiva da piazzare
barattano ombre alla luce
di avaro lampione
e gelosa la luna anemica
le raddoppia
in avanzo sovrapposto
balcone affaccio di poeti
a lanciare fogli
girati a freccia al vento
bersaglio, nome sfuggito al sogno
I rumori cercano un padrone
a dar senso al nulla
lo confermano anche le prostitute
stanche di clienti
che rifiutano a venire
e considerano l'orgasmo
un punto perso
Sui volti il buio stende
un'altra mano di vernice trasparente
progetto lento a uno spessore
a disconoscere volti
e in clemenza solo...
qualche somiglianza
----------------------------------------
Da:Pietre e Utopie
www.santhers.com
all’eco nella valle
in una notte senza senso
dove anche i ladri nauseati
dalla refurtiva da piazzare
barattano ombre alla luce
di avaro lampione
e gelosa la luna anemica
le raddoppia
in avanzo sovrapposto
balcone affaccio di poeti
a lanciare fogli
girati a freccia al vento
bersaglio, nome sfuggito al sogno
I rumori cercano un padrone
a dar senso al nulla
lo confermano anche le prostitute
stanche di clienti
che rifiutano a venire
e considerano l'orgasmo
un punto perso
Sui volti il buio stende
un'altra mano di vernice trasparente
progetto lento a uno spessore
a disconoscere volti
e in clemenza solo...
qualche somiglianza
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Da:Pietre e Utopie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
GIUGNO
Il vento pettina la campagna
ballano il valzer i rami
di alberi che s’inchinano
alla stagione degli amori
Gli animali si lasciano giocare
nei vortici,ricarico di fiati
melodiosi ad anime
esplose al torpore
I ruscelli massaggiano
pietre tarlate dal gelo
e nel piacevole attrito
salutano cespugli
vanitosi specchiano germogli
in gara a coprire nidi
Superstiti a stermini
scriccioli e cardellini
si spartiscono la valle
e nei concerti incitano
corteggiamenti timidi
Impugna scettro il sole
a comandare giri a scadenza
ognuno a finire in fretta
prosegui di specie
ormai a rischio
non solo in avverso fato
ma da storture umane
-------------------------------
Da:Destini E Presagi
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ballano il valzer i rami
di alberi che s’inchinano
alla stagione degli amori
Gli animali si lasciano giocare
nei vortici,ricarico di fiati
melodiosi ad anime
esplose al torpore
I ruscelli massaggiano
pietre tarlate dal gelo
e nel piacevole attrito
salutano cespugli
vanitosi specchiano germogli
in gara a coprire nidi
Superstiti a stermini
scriccioli e cardellini
si spartiscono la valle
e nei concerti incitano
corteggiamenti timidi
Impugna scettro il sole
a comandare giri a scadenza
ognuno a finire in fretta
prosegui di specie
ormai a rischio
non solo in avverso fato
ma da storture umane
-------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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ODORE DI FIENO
Odore di fieno
letto di spezie
leccornie d’inverno
attirano insetti
banchetto d’uccelli
Veglia dall’alto l’allodola
il suo nido falciato
malinconica canta
festa degli altri,
mancavano pochi giorni
ai suoi implumi
e un tempo il lavoro manuale
lento avrebbe concesso
ultimare le ali
Appollaiato su un ramo
lo strillozzo felice
sfuggito al progresso
tra spine d’incolto campo
salva la prole
benedice emigranti
del lascito suolo
ignaro a notai
Due nuvole a raggiro
dal vento bullo
derise dal sole
ignare a ogni rotta a fuggire
confuse si scontrano
sfociano in pianto
che ravviva profumi
illude assetati germogli
frusta calura tremante
gira pagina a dolori di perdite
----------------------------------
Da:Destini E Presagi
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letto di spezie
leccornie d’inverno
attirano insetti
banchetto d’uccelli
Veglia dall’alto l’allodola
il suo nido falciato
malinconica canta
festa degli altri,
mancavano pochi giorni
ai suoi implumi
e un tempo il lavoro manuale
lento avrebbe concesso
ultimare le ali
Appollaiato su un ramo
lo strillozzo felice
sfuggito al progresso
tra spine d’incolto campo
salva la prole
benedice emigranti
del lascito suolo
ignaro a notai
Due nuvole a raggiro
dal vento bullo
derise dal sole
ignare a ogni rotta a fuggire
confuse si scontrano
sfociano in pianto
che ravviva profumi
illude assetati germogli
frusta calura tremante
gira pagina a dolori di perdite
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
PIOGGIA DI GIUGNO
I vecchi,al riparo
mani in tasca
e ombrello al braccio
scrutano nuvole
in geografie di sereno
e azzardano previsioni
poi elencano dolori d'ossa
qualcuno alza le spalle
a rodarle all’aria fresca
e a voler dire indenne
di nuovo alla croce
-ridono sornioni gli ortolani
sbuffano i raccoglitori di fieno
paventano muffe e sapori persi
L’erba bagnata si ravviva
scalata dalle lumache
avvistate da cornacchie
pronte al banchetto
e i grilli inzaccherati di terra
tentano una doccia
in foglie concave
che appesantite rovesciano le gocce
Deliziosi canti,felici
si spandono nell’aria
vibrano incauti affacci
estasiati di profumi
in euforia mischiano sorti
di prede e predatori,
pece al sangue ed elisir
gioia e dolore in eterno giro
lacrime e brindisi del cielo
la pioggia
------------------------------
Da:Destini E Presagi
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mani in tasca
e ombrello al braccio
scrutano nuvole
in geografie di sereno
e azzardano previsioni
poi elencano dolori d'ossa
qualcuno alza le spalle
a rodarle all’aria fresca
e a voler dire indenne
di nuovo alla croce
-ridono sornioni gli ortolani
sbuffano i raccoglitori di fieno
paventano muffe e sapori persi
L’erba bagnata si ravviva
scalata dalle lumache
avvistate da cornacchie
pronte al banchetto
e i grilli inzaccherati di terra
tentano una doccia
in foglie concave
che appesantite rovesciano le gocce
Deliziosi canti,felici
si spandono nell’aria
vibrano incauti affacci
estasiati di profumi
in euforia mischiano sorti
di prede e predatori,
pece al sangue ed elisir
gioia e dolore in eterno giro
lacrime e brindisi del cielo
la pioggia
------------------------------
Da:Destini E Presagi
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VECCHIO MULINO
Il pane si fa col computer
e la crosta caduta
non si raccoglie e si bacia,
l’asino che trasportava
il dono candido di Dio è allo zoo
fra poco al museo
dice il vecchio mugnaio
osservando il mulino ormai rudere
ma nella sua mente
macina macina ricordi
e umidi gli occhi brillano
e scorrono immagini
del rosario di some
ansiose di saltare la conta
A fianco di un rigagnolo muto
in lotta con l'erba
giace la ruota
ogni tarlo una ruga sudata
di chi riempì con cura la farina
La grossa pietra di macina
affamata dorme
incinta di bocche sfamate
sotto velo di ragnatele
e ogni tanto qualche topo la solletica
L’acqua scura ,specchio
rifiuta il cielo e si riflette il dorso
e l’ultima rana galleggia rovesciata
Andiamo ,dice scettico il mugnaio
forse un giorno qualcuno
ricco tornerà dall’America
e tra pietre sorridenti
e il canto del ruscello limpido
si colorerà di bianco antico
e come un cigno,regale si poserà
sulla ruota emersa alta nell’acqua
-------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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e la crosta caduta
non si raccoglie e si bacia,
l’asino che trasportava
il dono candido di Dio è allo zoo
fra poco al museo
dice il vecchio mugnaio
osservando il mulino ormai rudere
ma nella sua mente
macina macina ricordi
e umidi gli occhi brillano
e scorrono immagini
del rosario di some
ansiose di saltare la conta
A fianco di un rigagnolo muto
in lotta con l'erba
giace la ruota
ogni tarlo una ruga sudata
di chi riempì con cura la farina
La grossa pietra di macina
affamata dorme
incinta di bocche sfamate
sotto velo di ragnatele
e ogni tanto qualche topo la solletica
L’acqua scura ,specchio
rifiuta il cielo e si riflette il dorso
e l’ultima rana galleggia rovesciata
Andiamo ,dice scettico il mugnaio
forse un giorno qualcuno
ricco tornerà dall’America
e tra pietre sorridenti
e il canto del ruscello limpido
si colorerà di bianco antico
e come un cigno,regale si poserà
sulla ruota emersa alta nell’acqua
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
GRANDINE
Occhi vitrei al cielo
e il vecchio avaro disse pioverà
tastando la sua ernia
palla di bigliardo fuori uso
-Il sole sogghignante salutò
tra un vuoto veloce dei vapori
di anime nere scudi a ravvedi
mentre un lampo tracciò la rotta
per un riparo sotto una gonna
a un cane impaurito
-I gabbiani sommarono le loro croci
in abbozzo di processione
e corsero a un rudere
lieto nella parte d'approdo
-Il tempo, stanco
di tante scorpacciate di orologi
saturo d'insulti
sposò nuvole e offese
e sulle macchine suonarono confetti
di ghiaccio quanto un pugno
-Tra le fruste dei rami
che licenziarono le foglie
e il boomerang delle tegole
si levò una preghiera
e un'ammissione di colpa
-Io al riparo sicuro pensai
al superlavoro dei carrozzieri
e alle bozze arabesche
sulle lamiere delle auto
e alla mente m'apparvero
i ditini dei bimbi sorridenti
in libera matematica di conta
tra un incavo e l'altro
----------------------------------
Da:Pensieri Alternativi
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e il vecchio avaro disse pioverà
tastando la sua ernia
palla di bigliardo fuori uso
-Il sole sogghignante salutò
tra un vuoto veloce dei vapori
di anime nere scudi a ravvedi
mentre un lampo tracciò la rotta
per un riparo sotto una gonna
a un cane impaurito
-I gabbiani sommarono le loro croci
in abbozzo di processione
e corsero a un rudere
lieto nella parte d'approdo
-Il tempo, stanco
di tante scorpacciate di orologi
saturo d'insulti
sposò nuvole e offese
e sulle macchine suonarono confetti
di ghiaccio quanto un pugno
-Tra le fruste dei rami
che licenziarono le foglie
e il boomerang delle tegole
si levò una preghiera
e un'ammissione di colpa
-Io al riparo sicuro pensai
al superlavoro dei carrozzieri
e alle bozze arabesche
sulle lamiere delle auto
e alla mente m'apparvero
i ditini dei bimbi sorridenti
in libera matematica di conta
tra un incavo e l'altro
----------------------------------
Da:Pensieri Alternativi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
ESTASI D'OMBRE
Ombre di corpi
sui muri
orecchie di sprechi
spugne d’implori
in stanze dirimpetto,
stremati
assassini a riposo
in attesa a celarsi
dietro luna tagliata
da nuvole fugaci
Scuotono teste
uova covate
e piume
d’ angeli ribelli
in estasi
lunghi capelli di seta
sfiorano
turgidi seni
e in ausilio
mani sottili
s’ offrono coppe
all’invisibile
mentre coltelli
le lingue
separano labbra
rosa schiudono
su quadri
di solitudine estrema
Gemiti silenziati
nel dualismo
tra nervi rapiti da mimiche
e pensieri evasi da fede
soffiano
occhi di brace
imbalsamati al silenzio
dietro veli di tende
nebbie mentali
separano due corpi
mimano
abbracci
vegliati
da luce soffusa
e corrono a specchi
laghi d’anime
a ripulire
disperazione
esausta
appagata
censurata
Due donne
segrete si amano
a loro insaputa
il poeta le sposa
------------------
Da:Soste Precarie
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sui muri
orecchie di sprechi
spugne d’implori
in stanze dirimpetto,
stremati
assassini a riposo
in attesa a celarsi
dietro luna tagliata
da nuvole fugaci
Scuotono teste
uova covate
e piume
d’ angeli ribelli
in estasi
lunghi capelli di seta
sfiorano
turgidi seni
e in ausilio
mani sottili
s’ offrono coppe
all’invisibile
mentre coltelli
le lingue
separano labbra
rosa schiudono
su quadri
di solitudine estrema
Gemiti silenziati
nel dualismo
tra nervi rapiti da mimiche
e pensieri evasi da fede
soffiano
occhi di brace
imbalsamati al silenzio
dietro veli di tende
nebbie mentali
separano due corpi
mimano
abbracci
vegliati
da luce soffusa
e corrono a specchi
laghi d’anime
a ripulire
disperazione
esausta
appagata
censurata
Due donne
segrete si amano
a loro insaputa
il poeta le sposa
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Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
PIETRE
Povero cane
bersaglio di noia
tante volte ha fiutato,
scansato il bastone
conserva negli occhi
indelebili minacce di vicoli
labirinti d’ignavia
traiettorie a bersagli
Chiede agli insetti
di sparecchiare
sul dorso la tavola
ormai il pasto alle ossa
e deve ancora abbaiare
e una zampa a uncino
bussa il selciato
poi con smorfie
apre risate
Villani nel gioco di pietre
ridono al passo veloce
al sangue perduto
in buffi disegni
al ringhiare
per estrema difesa
al rasento dei muri
impaurito
sbalordito
per non aver fatto
a nessuno
...del male
--------------------
Da:Soste Precarie
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bersaglio di noia
tante volte ha fiutato,
scansato il bastone
conserva negli occhi
indelebili minacce di vicoli
labirinti d’ignavia
traiettorie a bersagli
Chiede agli insetti
di sparecchiare
sul dorso la tavola
ormai il pasto alle ossa
e deve ancora abbaiare
e una zampa a uncino
bussa il selciato
poi con smorfie
apre risate
Villani nel gioco di pietre
ridono al passo veloce
al sangue perduto
in buffi disegni
al ringhiare
per estrema difesa
al rasento dei muri
impaurito
sbalordito
per non aver fatto
a nessuno
...del male
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Da:Soste Precarie
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
CONTRADE
Capre con barbe di seta
su rocce assolate
controllano randagi pulciosi cani
spelacchiati da rovi e bastoni
abbaiano a minimi fruscii
e azzannano il vuoto
atterriscono cuori sempre in allerta
nel selvaggio aleggia la morte
ridente a campi arlecchini
cuciti dagli ultimi vecchi
con berretti da miserie rovesciate
sbaragliate da canti
fischianti a fessure dentali
Sentieri orfani di passi di un tempo
soffocati da piovre vegetali
cancellano geografie d'avvocati
Scheletri di ferro
del progresso immobile
antenne su tetti muschiati
cercano di mediare dialetti
con linguaggi difficili
vibrazioni riprese da figli
scudi a ricordi
Fuggì la miseria
con treni di spago
lasciò il suo bottino d'aria masticata
alla solitudine sazia
-------------------------------
Da:Destini E Presagi
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su rocce assolate
controllano randagi pulciosi cani
spelacchiati da rovi e bastoni
abbaiano a minimi fruscii
e azzannano il vuoto
atterriscono cuori sempre in allerta
nel selvaggio aleggia la morte
ridente a campi arlecchini
cuciti dagli ultimi vecchi
con berretti da miserie rovesciate
sbaragliate da canti
fischianti a fessure dentali
Sentieri orfani di passi di un tempo
soffocati da piovre vegetali
cancellano geografie d'avvocati
Scheletri di ferro
del progresso immobile
antenne su tetti muschiati
cercano di mediare dialetti
con linguaggi difficili
vibrazioni riprese da figli
scudi a ricordi
Fuggì la miseria
con treni di spago
lasciò il suo bottino d'aria masticata
alla solitudine sazia
-------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
1918
Mio nonno combattè sulle alpi
in battaglie nella gelida neve
perse due fratelli più giovani
ma parlava di sangue donato alla Patria
Morì prima di vedere le offese
di sanguisughe disertori al lavoro
bastoni a ruota sociale
e premiati validi eroi elogiati
protetti da ignavia politica
a perpetuare storture
Mi raccontava di fame e freddo
avvoltoi ingordi d’ogni sogno
e la vita valeva un tiro di schioppo
gli diedero una medaglia e una croce
con elogi su pezzo di carta
ma lui non sapeva leggere
ed era contento dell’ampiezza del foglio
diceva vuol dire stima abbondante
Cantava fiero una canzone
con voce a volte separata
dall’unico dente superstite
ad amari bocconi rubati
a preghiere da mia nonna prestate
lui ateo invocava alzando il cappello
il sole, la luna la pioggia
benedetta alla siccità,pausa a fatiche
e il fiato come in trincea
si rifugiava dietro labbra
seccate da fumo e tabacco
Morì con in mano una zappa
con cui scorticava arida terra
era quella la sua penna
con cui invano tentò
di comunicare eterna fede
…………alla Patria…..
amore ai suoi figli
----------------------------------
Da;Destini E Presagi
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in battaglie nella gelida neve
perse due fratelli più giovani
ma parlava di sangue donato alla Patria
Morì prima di vedere le offese
di sanguisughe disertori al lavoro
bastoni a ruota sociale
e premiati validi eroi elogiati
protetti da ignavia politica
a perpetuare storture
Mi raccontava di fame e freddo
avvoltoi ingordi d’ogni sogno
e la vita valeva un tiro di schioppo
gli diedero una medaglia e una croce
con elogi su pezzo di carta
ma lui non sapeva leggere
ed era contento dell’ampiezza del foglio
diceva vuol dire stima abbondante
Cantava fiero una canzone
con voce a volte separata
dall’unico dente superstite
ad amari bocconi rubati
a preghiere da mia nonna prestate
lui ateo invocava alzando il cappello
il sole, la luna la pioggia
benedetta alla siccità,pausa a fatiche
e il fiato come in trincea
si rifugiava dietro labbra
seccate da fumo e tabacco
Morì con in mano una zappa
con cui scorticava arida terra
era quella la sua penna
con cui invano tentò
di comunicare eterna fede
…………alla Patria…..
amore ai suoi figli
----------------------------------
Da;Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
CONDOMINI
Lepri alla luna
in allerta a ogni fruscio
così i condomini
a carpire ogni mira
L’ascensore
orologio,martella al piano
suole,gomme e tacchi
numeri da leggere con l’udito
Da spioncini osservano stradari
su buste di plastiche
e dal percorso
facile leggere tarocchi
Ringhiano cani
dietro porte blindate
e cadono ai pianerottoli
sigarette sognate dinamite
da bocche scucite da invettive
Ogni tanto
artritico assenso
e stridulo buon giorno
scintille di saluto
Piange un bambino
indifferenza è cattività
e la chiave sorriso perso
------------------------------
Da:Destini E Presagi
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in allerta a ogni fruscio
così i condomini
a carpire ogni mira
L’ascensore
orologio,martella al piano
suole,gomme e tacchi
numeri da leggere con l’udito
Da spioncini osservano stradari
su buste di plastiche
e dal percorso
facile leggere tarocchi
Ringhiano cani
dietro porte blindate
e cadono ai pianerottoli
sigarette sognate dinamite
da bocche scucite da invettive
Ogni tanto
artritico assenso
e stridulo buon giorno
scintille di saluto
Piange un bambino
indifferenza è cattività
e la chiave sorriso perso
------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
EPITAFFIO-L'AVARO
Con metà prezzo di quest’abito
indossato contro la mia volontà
mi vestii per tutta la vita
-Ad essere sincero
i soli risparmi consistenti in questa sorte
sono le lamette da barba
l’elastico delle mutande
la legna per il riscaldamento
i regali di compleanni alla consorte
Altro dispiacere
non essere potuto tornare indietro
gratis con il taxi che mi ha portato qui
Me ne sono andato proprio quando
stavo ultimando il mio capolavoro
far diventare vegetariano il cane
di mia moglie che ora già vedo
scialare a bistecche e leccornie varie
Unica consolazione è
aver fatto testamento a me stesso
e poi a favore di mia moglie
quando mi sarà pari in questa condizione
---------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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indossato contro la mia volontà
mi vestii per tutta la vita
-Ad essere sincero
i soli risparmi consistenti in questa sorte
sono le lamette da barba
l’elastico delle mutande
la legna per il riscaldamento
i regali di compleanni alla consorte
Altro dispiacere
non essere potuto tornare indietro
gratis con il taxi che mi ha portato qui
Me ne sono andato proprio quando
stavo ultimando il mio capolavoro
far diventare vegetariano il cane
di mia moglie che ora già vedo
scialare a bistecche e leccornie varie
Unica consolazione è
aver fatto testamento a me stesso
e poi a favore di mia moglie
quando mi sarà pari in questa condizione
---------------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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EPITAFFIO-IL MUTO
Parlò solo con gli occhi
e condannò tutti
e ognuno osservato
vide le proprie colpe
e le rigettò con sdegno
al mittente,
solo le prostitute
che non avevano niente da nascondere
gioirono al sentirsi pari
a donne con virtù costruite
e quello sguardo profondo
portò alla luce la loro anima
dal peggio evidente
in cui ognuno in segreto
voleva perdersi
e che nel vanto morale
con ribrezzo condannava
-Al suo funerale
quattro misantropi e due misogini
e il suo cane raccolto abbandonato
che aveva sperimentato sulla pelle
l’altra faccia del sorriso
-Un esiguo corteo
sopravvissuto all’ipocrisia
per l’ultimo omaggio
a chi smascherò i Santi
---------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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e condannò tutti
e ognuno osservato
vide le proprie colpe
e le rigettò con sdegno
al mittente,
solo le prostitute
che non avevano niente da nascondere
gioirono al sentirsi pari
a donne con virtù costruite
e quello sguardo profondo
portò alla luce la loro anima
dal peggio evidente
in cui ognuno in segreto
voleva perdersi
e che nel vanto morale
con ribrezzo condannava
-Al suo funerale
quattro misantropi e due misogini
e il suo cane raccolto abbandonato
che aveva sperimentato sulla pelle
l’altra faccia del sorriso
-Un esiguo corteo
sopravvissuto all’ipocrisia
per l’ultimo omaggio
a chi smascherò i Santi
---------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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Data d'iscrizione : 07.06.10
FIDANZATI
Due sbronze
da unica bottiglia
di uve diverse
convergono al delirio
si regalano stelle
che non riescono a contare
Nel miraggio
due lune
ognuna per un’ ombra
e all’alba giurano
siano fuse in una sola
svanita nel cosmo
a raccontare
il loro amore
Ride il sole
a due sgorbi neri
in unisono sogno
ai piedi di due figure
claudicanti
nella realtà
---------------------------
Da:Destini E Presagi
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da unica bottiglia
di uve diverse
convergono al delirio
si regalano stelle
che non riescono a contare
Nel miraggio
due lune
ognuna per un’ ombra
e all’alba giurano
siano fuse in una sola
svanita nel cosmo
a raccontare
il loro amore
Ride il sole
a due sgorbi neri
in unisono sogno
ai piedi di due figure
claudicanti
nella realtà
---------------------------
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SETTEMBRE
Aghi del silenzio
iniettano solitudine
sotto cielo terso
vitreo azzurro
la noia rende
accettabile la morte
civetta al rimiro
in occhi indifferenti
Foglie
mani perse negli addii
salutano se stesse
cercano una suola
a fermaglio di riposo
Rantoli pensieri
al calvario in discesa
ove l’erba si ravviva
per morire decente al gelo
mentre l’ultima rondine
lascia in testamento
la libertà agli illusi
---------------------
Da:Destini E Presagi
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iniettano solitudine
sotto cielo terso
vitreo azzurro
la noia rende
accettabile la morte
civetta al rimiro
in occhi indifferenti
Foglie
mani perse negli addii
salutano se stesse
cercano una suola
a fermaglio di riposo
Rantoli pensieri
al calvario in discesa
ove l’erba si ravviva
per morire decente al gelo
mentre l’ultima rondine
lascia in testamento
la libertà agli illusi
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EPITAFFIO-LA ZITELLA
Scartai scartai ogni nettare
come ape sazia di fiore in fiore
per leccornia inesistente
e il tempo impercettibile passava
fin quando una mattina con sorpresa
vidi sui capelli fiocchi di neve
allora decisi di scioglierli
riscaldando l’anima
ma i ricordi reclamarono
freddi splendori,
ormai la realtà muschio
all’ombra dei sogni
Cambiai città e rimasi per sempre
primavera in tanti inverni
e il mio cuore un bucaneve
che non forò mai il dolore
Oh! voi visitatori
non fidatevi di questa foto sorridente
è solo un raggio di sole
ghiacciato nell'addio
-------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
come ape sazia di fiore in fiore
per leccornia inesistente
e il tempo impercettibile passava
fin quando una mattina con sorpresa
vidi sui capelli fiocchi di neve
allora decisi di scioglierli
riscaldando l’anima
ma i ricordi reclamarono
freddi splendori,
ormai la realtà muschio
all’ombra dei sogni
Cambiai città e rimasi per sempre
primavera in tanti inverni
e il mio cuore un bucaneve
che non forò mai il dolore
Oh! voi visitatori
non fidatevi di questa foto sorridente
è solo un raggio di sole
ghiacciato nell'addio
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
DEMOLIZIONE
Le lamiere s'accartocciavano
stridevano al dolore
sotto fierezza del malvagio cuore
d'una pressa affamata e avara
-A poca distanza come tra un impeto e una resa
una vecchia Lancia in attesa d'oblìo
unico rimedio alla vorace ruggine
si rivolse a un’Alfa che al sole non dava più riflessi
e...lo so hai umiliato vento e sguardi
rotto timpani ad avversari elogiati
vincendo a traguardi perduranti in gloria,
Io invece ho corso meno ma ho portato a spasso
vite nobili cullate in apparenze ferme,
ho spogliato difetti d’ogni genere
e poi vale più d'una vita scialba
aver visto le gambe della Signora
bella come ultimo impreco a buon fine
col sorriso stella polare in ogni umore
con movenze da farfalla che plana al nettare
sotto vestito di pura frusciante seta
quando metteva in libertà il prosperoso seno
e s'aggiustava ad arte il trucco allo specchietto
e in ansie per andare ogni martedì a consumare
in lussuoso albergo il peccato degli altri,invidiato
-Di lì a fianco una Cinquecento intervenne:
tra rumori identici da bocca e sedere
ho sentito sempre numeri
rate, scadenze e parlar di Dio
in modo orrendo e sono stata insultata
perché andavo piano e bevevo troppo
-Un vecchio Ape gonfio di saldature si destò
da lungo sonno e disturbato da vite
ricordate agli allori quasi inveì........
non dimenticherò i guai passati
per salite preso a calci a spronarmi d'andar veloce
e al mio motore diverse volte scoppiò il cuore
inoltre chiedo scusa per il dialetto
ma il padrone era ubriacone analfabeta
-Una Millecento:
adesso mi sfogo anch'io
...dentro di me tanto fumo
mille odori, estasianti profumi
e un banchiere a contare soldi
e quanti capelli sparsi ovunque espulsi da pensieri ,
quasi sempre su stessa strada di periferia
dissestata come anima zoppicante a sguardi
lasciavo figure che per tutto il giorno
ad altre macchine in andirivieni pieni e vuoti
--Intanto famelica la gru arrivò vicino
-Ferma.. disse un Signore elegante
con gli occhi di chi ha visto troppo e niente
questo è un modello raro più dell'onestà
e con l’indice uncinato forzato al raddrizzo
indicò la Lancia subito spinta lontano al sicuro
mentre la pressa sorridente riduceva
altri conversanti in unico grosso cubo di ferro
-Io per caso nei paraggi e pensai
è difficile entrare nella storia
quando si è vissuti in modo modesto
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Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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stridevano al dolore
sotto fierezza del malvagio cuore
d'una pressa affamata e avara
-A poca distanza come tra un impeto e una resa
una vecchia Lancia in attesa d'oblìo
unico rimedio alla vorace ruggine
si rivolse a un’Alfa che al sole non dava più riflessi
e...lo so hai umiliato vento e sguardi
rotto timpani ad avversari elogiati
vincendo a traguardi perduranti in gloria,
Io invece ho corso meno ma ho portato a spasso
vite nobili cullate in apparenze ferme,
ho spogliato difetti d’ogni genere
e poi vale più d'una vita scialba
aver visto le gambe della Signora
bella come ultimo impreco a buon fine
col sorriso stella polare in ogni umore
con movenze da farfalla che plana al nettare
sotto vestito di pura frusciante seta
quando metteva in libertà il prosperoso seno
e s'aggiustava ad arte il trucco allo specchietto
e in ansie per andare ogni martedì a consumare
in lussuoso albergo il peccato degli altri,invidiato
-Di lì a fianco una Cinquecento intervenne:
tra rumori identici da bocca e sedere
ho sentito sempre numeri
rate, scadenze e parlar di Dio
in modo orrendo e sono stata insultata
perché andavo piano e bevevo troppo
-Un vecchio Ape gonfio di saldature si destò
da lungo sonno e disturbato da vite
ricordate agli allori quasi inveì........
non dimenticherò i guai passati
per salite preso a calci a spronarmi d'andar veloce
e al mio motore diverse volte scoppiò il cuore
inoltre chiedo scusa per il dialetto
ma il padrone era ubriacone analfabeta
-Una Millecento:
adesso mi sfogo anch'io
...dentro di me tanto fumo
mille odori, estasianti profumi
e un banchiere a contare soldi
e quanti capelli sparsi ovunque espulsi da pensieri ,
quasi sempre su stessa strada di periferia
dissestata come anima zoppicante a sguardi
lasciavo figure che per tutto il giorno
ad altre macchine in andirivieni pieni e vuoti
--Intanto famelica la gru arrivò vicino
-Ferma.. disse un Signore elegante
con gli occhi di chi ha visto troppo e niente
questo è un modello raro più dell'onestà
e con l’indice uncinato forzato al raddrizzo
indicò la Lancia subito spinta lontano al sicuro
mentre la pressa sorridente riduceva
altri conversanti in unico grosso cubo di ferro
-Io per caso nei paraggi e pensai
è difficile entrare nella storia
quando si è vissuti in modo modesto
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Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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michael§anthers- Messaggi : 1050
Data d'iscrizione : 07.06.10
LIMBO DI FINE ESTATE
Il sole prepara le valigie
arrotola panni sporchi
e lento s’incammina
verso nuovi calvari da asciugare
Per rendere il distacco morbido
si fascia di vapori
e ogni tanto finge di piangere
ma poi subito sorride
come a dire è solo un arrivederci
e spesso verrò a trovarvi
Qualcuno prova già il cappotto
e il cuore lo vede metà galera
e metà scudo a difendere
poi alle spalle nello specchio
si scalda al sorriso della commessa
contenta d’averglielo venduto
Gran lavoro alle vetrine
per ridare nuova pelle alle anime
in subbuglio all’adatto
corteggiano all’umore
occhi vagabondi in cerca
di nuove mete fissate su cartoline
Termometri vorticanti del destino
le rondini misurano il freddo in agguato
e il caldo che le chiama in nuovi cieli
e dubbiose in ultimo pasto rimandato
vorticano incertezze e perdono
qualche piuma,
cimelio al ritardo
Raccolgono voci disseminate
in timpani trincerati i bambini
per corrompere il silenzio dei libri
polline del rigore al sapere,
luce svelerà bugie all’infanzia
che lenta s’adombrerà nel tentativo vano
di recuperare l’ingenuo incanto
----------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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arrotola panni sporchi
e lento s’incammina
verso nuovi calvari da asciugare
Per rendere il distacco morbido
si fascia di vapori
e ogni tanto finge di piangere
ma poi subito sorride
come a dire è solo un arrivederci
e spesso verrò a trovarvi
Qualcuno prova già il cappotto
e il cuore lo vede metà galera
e metà scudo a difendere
poi alle spalle nello specchio
si scalda al sorriso della commessa
contenta d’averglielo venduto
Gran lavoro alle vetrine
per ridare nuova pelle alle anime
in subbuglio all’adatto
corteggiano all’umore
occhi vagabondi in cerca
di nuove mete fissate su cartoline
Termometri vorticanti del destino
le rondini misurano il freddo in agguato
e il caldo che le chiama in nuovi cieli
e dubbiose in ultimo pasto rimandato
vorticano incertezze e perdono
qualche piuma,
cimelio al ritardo
Raccolgono voci disseminate
in timpani trincerati i bambini
per corrompere il silenzio dei libri
polline del rigore al sapere,
luce svelerà bugie all’infanzia
che lenta s’adombrerà nel tentativo vano
di recuperare l’ingenuo incanto
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Da:Destini E Presagi
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SALDI DI FINE STAGIONE II
Il vecchio cameriere
sovverte la matematica
prestigia spartizioni di mance
avaro come Giuda
magnaccia di sorrisi
ognuno prostituito
a mano filigranata
Alchimista il cuoco
rende leccornie rare
con spezie litigiose
ultime frattaglie
a clienti masochisti
Ai distributori di carburante
ultimi residui pregiati alla calma
ultimo vino sulla feccia
abbevera motori assetati
di lì a poco a tossire e zoppicare
e i cavalli imitano canguri
strappano ai cavalieri assensi
omaggiati alla sorte
Da lontano
tra curiosità e dubbi
a fine esodo
in un carnevale muto
paiono necrologi
affissi a vetrine
scritte… chiuso per ferie
Carta vetrata su asfalto
secche foglie gobbe
immolate a vedette
grattano impronte mentali
polvere a ricordi illusi indelebili
e già divorati da altre mete
Uccelli stanziali
danzano presagi sui rami
ringraziano l’autunno selettivo
frusta con lingue fredde migrazioni
che lasciano meno bocche da sfamare
Si riaffacciano panni alle finestre
bandiere multietniche
salutano autoctoni liberati
---------------------------------
Da:Destini E Presagi
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sovverte la matematica
prestigia spartizioni di mance
avaro come Giuda
magnaccia di sorrisi
ognuno prostituito
a mano filigranata
Alchimista il cuoco
rende leccornie rare
con spezie litigiose
ultime frattaglie
a clienti masochisti
Ai distributori di carburante
ultimi residui pregiati alla calma
ultimo vino sulla feccia
abbevera motori assetati
di lì a poco a tossire e zoppicare
e i cavalli imitano canguri
strappano ai cavalieri assensi
omaggiati alla sorte
Da lontano
tra curiosità e dubbi
a fine esodo
in un carnevale muto
paiono necrologi
affissi a vetrine
scritte… chiuso per ferie
Carta vetrata su asfalto
secche foglie gobbe
immolate a vedette
grattano impronte mentali
polvere a ricordi illusi indelebili
e già divorati da altre mete
Uccelli stanziali
danzano presagi sui rami
ringraziano l’autunno selettivo
frusta con lingue fredde migrazioni
che lasciano meno bocche da sfamare
Si riaffacciano panni alle finestre
bandiere multietniche
salutano autoctoni liberati
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Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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LUCCIOLE
I gufi odiano le stelle
Illuminano le tenebre
riducono sorprese alle sue prede
perciò divorano le lucciole
figlie illegittime cacciate dall’infinito
che a terra tentano di rifarsi
nelle notti di settembre
un cielo su misura
e con luci intermittenti
a segnalare agguati
di vita che nell’oscurità
alla quale destinata
può essere solo saggia
e accontentarsi d’attimi a bagliori
-Le lucciole,metafora
a colpo di fulmine degli amori
e lo spegnersi l’istante del dubbio
che rabbuia l’anima
subito riaccesa alla passione
e così di volta in volta
fino alla bocca dei rapaci
-------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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Illuminano le tenebre
riducono sorprese alle sue prede
perciò divorano le lucciole
figlie illegittime cacciate dall’infinito
che a terra tentano di rifarsi
nelle notti di settembre
un cielo su misura
e con luci intermittenti
a segnalare agguati
di vita che nell’oscurità
alla quale destinata
può essere solo saggia
e accontentarsi d’attimi a bagliori
-Le lucciole,metafora
a colpo di fulmine degli amori
e lo spegnersi l’istante del dubbio
che rabbuia l’anima
subito riaccesa alla passione
e così di volta in volta
fino alla bocca dei rapaci
-------------------------------------
Da:Destini E Presagi
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michael§anthers- Messaggi : 1050
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ULTIMO VOLO
L'allodola
veniva da lontano
forse da chissà dove
croce di pace
su correnti ascensionali
e turbolenze avide di piume
ma finalmente atterrò
per riprendersi l’altra metà del cuore
Dopo un lifting
per catturare sguardi di poesia
incominciò a cantare
sia per un amore
che per destare
anime dal torpore
di un inverno dittatore
Mira di nasi
in libertà infinita
a stupori di bimbi
e calcoli di saggi
a cronometrare campagne
Virgola variabile
di speranze fremite
improvvise risvegliate
messaggera d’altri luoghi
da chi in gioventù visitati
o solo immaginati
e magari nel canto da decifrare
parole segrete di un amore
sottaciuto mai dimenticato
interrotto da una guerra
meno dolorosa dell’addio
Uno sparo nella valle
e prima planò poi precipitò
in anfratti,straziante podio
di piume divenute piombo
Ultimo volo d’armonie
plagiate a ingenui sogni
--------------------------------
Da:Destini E Presagi
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veniva da lontano
forse da chissà dove
croce di pace
su correnti ascensionali
e turbolenze avide di piume
ma finalmente atterrò
per riprendersi l’altra metà del cuore
Dopo un lifting
per catturare sguardi di poesia
incominciò a cantare
sia per un amore
che per destare
anime dal torpore
di un inverno dittatore
Mira di nasi
in libertà infinita
a stupori di bimbi
e calcoli di saggi
a cronometrare campagne
Virgola variabile
di speranze fremite
improvvise risvegliate
messaggera d’altri luoghi
da chi in gioventù visitati
o solo immaginati
e magari nel canto da decifrare
parole segrete di un amore
sottaciuto mai dimenticato
interrotto da una guerra
meno dolorosa dell’addio
Uno sparo nella valle
e prima planò poi precipitò
in anfratti,straziante podio
di piume divenute piombo
Ultimo volo d’armonie
plagiate a ingenui sogni
--------------------------------
Da:Destini E Presagi
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EPITAFFIO IL SOLITARIO
Non fu mai solo
sempre in compagnia
che nessuno vide
parlò con la natura
nel silenzio
che gli additarono
invece vociante al cuore
e così in simbiosi
col suo cane
che con la coda
a cerchio di pause a sintonie
non abbaiò mai
e si dissero tutto
con gli sguardi
-Quando s’innamorò
lesse in Lei il rifiuto
pronto in vanità
d’aver scardinato
un’anima impenetrabile
a esplodere in voce
alla miccia di una sillaba
elettrica a sperar consenso
e invece mai accesa
fece marcire alla gola il diniego
e l’amata rabbiosa
prima lo derise
poi impazzì
tra gli amici
impotenti a testimoniare
il silenzio inanellato da parole
sicari a riflessioni
catena alle loro anime
dorso di specchi
appesi al vero muro di solitudini
che solo perché legate
credute in compagnia
E' tra questi marmi
che tutte le solitudini
mediate da cipressi
si parlano veramente
----------------------------------
Da:Destini E Presagi
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sempre in compagnia
che nessuno vide
parlò con la natura
nel silenzio
che gli additarono
invece vociante al cuore
e così in simbiosi
col suo cane
che con la coda
a cerchio di pause a sintonie
non abbaiò mai
e si dissero tutto
con gli sguardi
-Quando s’innamorò
lesse in Lei il rifiuto
pronto in vanità
d’aver scardinato
un’anima impenetrabile
a esplodere in voce
alla miccia di una sillaba
elettrica a sperar consenso
e invece mai accesa
fece marcire alla gola il diniego
e l’amata rabbiosa
prima lo derise
poi impazzì
tra gli amici
impotenti a testimoniare
il silenzio inanellato da parole
sicari a riflessioni
catena alle loro anime
dorso di specchi
appesi al vero muro di solitudini
che solo perché legate
credute in compagnia
E' tra questi marmi
che tutte le solitudini
mediate da cipressi
si parlano veramente
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Data d'iscrizione : 07.06.10
EPITAFFIO IL VEGGENTE
La vedete questa croce di rame
imponente sovrasta anche i cipressi
e non per ingraziarmi Dio
-non cercai raccomandazioni in vita
figuriamoci da morto,
previdente e arguto come sempre
la feci installare per altro scopo
Conoscendo mia moglie sapevo
che nel dolore diventava vulnerabile
alle insidie degli sciacalli
Con dirotto pianto
col suo mazzo di rose fresche
tutti i giorni a innaffiare questa lapide
ma lentamente trovò labile conforto
nelle parole del becchino
Un giorno qui davanti
ciance consolatorie
sfociarono in effusioni
verso di me a dir poco irriguardose
ma nel cielo di fine agosto
due grosse nuvole litigiose
nere cariche d'energia accumulata
in astio coltivata
si lanciarono una scarica elettrica
nel lampo parve fiume in cascata
e trovò nel rame conduttore della croce
calamita a facile dileguo
e fulminò ai piedi i profanatori
--------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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imponente sovrasta anche i cipressi
e non per ingraziarmi Dio
-non cercai raccomandazioni in vita
figuriamoci da morto,
previdente e arguto come sempre
la feci installare per altro scopo
Conoscendo mia moglie sapevo
che nel dolore diventava vulnerabile
alle insidie degli sciacalli
Con dirotto pianto
col suo mazzo di rose fresche
tutti i giorni a innaffiare questa lapide
ma lentamente trovò labile conforto
nelle parole del becchino
Un giorno qui davanti
ciance consolatorie
sfociarono in effusioni
verso di me a dir poco irriguardose
ma nel cielo di fine agosto
due grosse nuvole litigiose
nere cariche d'energia accumulata
in astio coltivata
si lanciarono una scarica elettrica
nel lampo parve fiume in cascata
e trovò nel rame conduttore della croce
calamita a facile dileguo
e fulminò ai piedi i profanatori
--------------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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Data d'iscrizione : 07.06.10
BRUTTA GENTE
Cacciati dalla storia
a mangiare polvere
del progresso
nel limbo della noia
si dichiarano pacifisti
e per esser tali
seminano violenza
Cattolici
si circondano di atei
senza il male
non necessita salvezza
senza il buio
nessuno accende
una lampadina
sotto il sole
Raccomandazioni
sdoganate
segnalazioni
solo che avvengono di nascosto
Parlano di equità
ma solo dei bottini
al popolo quella delle orecchie
Allevano figli somiglianti
secondini ai loro averi
Mogli e amanti
forconi e corna
stessa cosa,
nel prezzo il distinguo
Matrimoni e funerali
innesti e potatura
portano a legna da ardere
-------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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a mangiare polvere
del progresso
nel limbo della noia
si dichiarano pacifisti
e per esser tali
seminano violenza
Cattolici
si circondano di atei
senza il male
non necessita salvezza
senza il buio
nessuno accende
una lampadina
sotto il sole
Raccomandazioni
sdoganate
segnalazioni
solo che avvengono di nascosto
Parlano di equità
ma solo dei bottini
al popolo quella delle orecchie
Allevano figli somiglianti
secondini ai loro averi
Mogli e amanti
forconi e corna
stessa cosa,
nel prezzo il distinguo
Matrimoni e funerali
innesti e potatura
portano a legna da ardere
-------------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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Data d'iscrizione : 07.06.10
31 DICEMBRE
Bevono
come cani
a fine corsa
arresi a una lepre
Guardano il cielo
pieno di carboni accesi
che circondano
una falce senza manico
la luna
ormai priva di misteri
con le sue favole sbranate
dalle verità
..è mezzo occhio di un pirata
che baratta il bottino
di elettriche coscienze
e illumina rancori
rovesciati sul dorso
di parole senza senso
mentre l’orologio
con due lancette
in un amplesso
sul numero dodici
compiacente
fa dal letto al tempo
Mille spari
frantumano l’esilio
dei timpani
si spezzano sogni
appena costruiti nei disagi
e salutano il vino
in mille spruzzi scuri
accolti nella placenta
delle tenebre
Un altro anno
fa da ponte
a cadaveri ambulanti
che barcamenandosi vanno
verso il non ritorno
----------------------
Da:Soste Precarie
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come cani
a fine corsa
arresi a una lepre
Guardano il cielo
pieno di carboni accesi
che circondano
una falce senza manico
la luna
ormai priva di misteri
con le sue favole sbranate
dalle verità
..è mezzo occhio di un pirata
che baratta il bottino
di elettriche coscienze
e illumina rancori
rovesciati sul dorso
di parole senza senso
mentre l’orologio
con due lancette
in un amplesso
sul numero dodici
compiacente
fa dal letto al tempo
Mille spari
frantumano l’esilio
dei timpani
si spezzano sogni
appena costruiti nei disagi
e salutano il vino
in mille spruzzi scuri
accolti nella placenta
delle tenebre
Un altro anno
fa da ponte
a cadaveri ambulanti
che barcamenandosi vanno
verso il non ritorno
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Da:Soste Precarie
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